Posto Fisso Cancellieri Fornero: il culo e il talento

Prologo: affermare che i tempi sono cambiati e che pretendere quale unica soluzione il posto fisso oggi, come poteva essere invece normale ieri, rappresenti un’utopia, è banale e ovviamente condivisibile. Il problema è il culo

Storie e Notizie N. 525

*La meritocrazia è un sistema di valori che valorizza l’eccellenza indipendentemente dalla provenienza, dove provenienza indica un’etnia, un partito politico, l’essere uomo o donna.
Adesso figuratevi un paese dove si raccomandano con leggerezza persone che non si conoscono (dal punto di vista delle capacità professionali) per posti di lavoro che non si conoscono.
Un paese in cui il sistema di valori sia molto meno meritocratico di quello di altre società, come quella nord-americana e scandinava.
Un paese dove l’assenza di questo sistema di valori abbia prodotto una classe dirigente debolissima, una classe dirigente inadeguata e purtroppo anche di azionisti che non si sono meritati la proprietà della propria impresa.
Un paese in cui i due valori della meritocrazia, pari opportunità grazie al sistema educativo e libero mercato, siano spaventosamente carenti nella società e nell’economia.
Un paese dove le pari opportunità per le migliori donne non esistano, perché nel mondo sviluppato sono quelle che lavorano di meno e fanno meno figli.
Un paese in cui la concorrenza non sia un concetto amato e dove il libero mercato non abbia mai interessato davvero anche molti imprenditori che, invece di far crescere la propria azienda valorizzando il talento non famigliare, preferiscono tenere il controllo in famiglia.
Un paese dove proprio l’assenza di meritocrazia l’abbia portato ad essere la società più ineguale del mondo occidentale, perché chi è povero è relativamente molto più povero ed è destinato a restare tale.

Ecco, adesso immaginatevi che in quello stesso paese, ripeto, il più ineguale del mondo occidentale, uno che è nato figlio di un direttore di banca e nipote di un banchiere abbia la faccia tosta di venire a dire che i giovani si devono abituare a non avere più il posto fisso. Che monotonia. E' bello cambiare e accettare le sfide.
Ora, un altro che alla nascita ha avuto tutt’altro che culo, è normale che si incazzi, ma poi il nostro, emulo del predecessore professionista del rimangio, rettifica e dice di essere stato equivocato.
Solo che la cosa non si ferma qui, perché due signore affermate e con carriere scintillanti, ottenute in quello stesso paese privo di meritocrazia, più ineguale del mondo occidentale, dove per le donne le pari opportunità non esistono – da cui uno si chiede come cazzo sono diventate signore affermate, allora… - insistono sul posto fisso in cotal guisa:
Noi italiani siamo fermi al posto fisso nella stessa città di fianco a mamma e papà”, fa una, e “Bisogna spalmare le tutele su tutti, non promettere il posto fisso che non si può dare”, le fa eco l’altra.

Morale della storia: in un paese dove almeno finora è contato il culo più che il talento, chi quel culo ce l’ha, perché se fosse stato solo per il talento voglio vedere come sarebbe diventato ministro, dovrebbe avere il buon gusto di tenere la bocca chiusa…


La Notizia (Corriere della sera): La Cancellieri rilancia: «Italiani fermi al posto fisso vicino a mamma e papà»


Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.



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