Conflitto israelo palestinese 2012 riassunto a mio figlio
Storie e Notizie N. 807
Per l’ennesima volta Mario, intento a seguire il telegiornale, si ritrova costretto a rispondere ad una cruciale domanda di Paolo, suo figlio di otto anni: “Papà, ma cosa succede tra Israele e Palestina?”
Il genitore guarda come al solito spaventato il piccolo e, ormai uso a questi interrogatori, spegne la tv.
Quindi, dopo aver rielaborato le idee, cerca di prendere tempo: “Intendi da sempre o in questo preciso momento?”
“Mi basta quello che succede oggi. La tv parlava di un attentato ad un autobus…”
Mario, che guarda caso aveva sul tavolo un giornale di oggi, si alza per prenderlo e, sempre per pura accidentalità, trova un breve riassunto dei fatti.
“Allora”, si accinge a leggere dopo aver inforcato gli occhiali, “la successione degli avvenimenti è questa: la recente crisi tra i due paesi è cominciata il 14 novembre scorso, una settimana fa, con l’Operazione Pillar of Defense, ovvero Pilastro di Difesa.”
“Chi ha iniziato quest’operazione del pilastro di difesa?”
“Israele, uccidendo proprio il 14 novembre un capo militare nemico, tale Ahmed Jabari, con un razzo. Nei giorni seguenti, a causa dei bombardamenti degli Israeliani, sono morti 133 Palestinesi, di cui 79 soldati e 53 civili, cioè persone comuni, tra i quali molti bambini, e un poliziotto. Inoltre si parla di 840 feriti…”
“Papà, scusa, ma cosa avevano fatto i Palestinesi?”
“Ecco, aspetta”, Mario torna con lo sguardo al giornale e legge. “Sì… l'operazione è iniziata in risposta a tre eventi: il lancio da parte dei soldati palestinesi di più di 100 razzi sui civili israeliani nella giornata dell’11 novembre scorso, l’attacco contro una jeep militare israeliana in pattuglia all'interno dei confini di Israele da parte di soldati palestinesi e l'esplosione di una galleria.”
“Cento razzi, papà?! E quanti israeliani sono morti?”
“Aspetta che guardo…”
Mario sfoglia un po’ il giornale e poi finalmente trova qualcosa: “Morti nessuno, però… però ci sono tre feriti. Sì, tre feriti.”
“Tre feriti?”
“Anzi, no. C’è n’è anche un quarto, tale Moshik Levy, un insegnante.”
“Beh”, fa Paolo, “i razzi palestinesi non valgono nulla…”
“Sai, i palestinesi non è che hanno tutte queste armi… ma oggi c’è stato pure l’attentato a Tel Aviv, in Israele, con 21 feriti, di cui tre gravi…”
“Sì, però gli israeliani si sono arrabbiati troppo. Uccidere tutta quella gente, i bambini, per soli tre... anzi, quattro feriti…”
“In effetti.”
“Questa guerra non sarebbe dovuta proprio iniziare.”
“Già, Paolo. Forse nessuna guerra dovrebbe.”
“E poi, se i palestinesi hanno razzi che non valgono nulla e non possiedono tutte queste armi, se tutto è cominciato per soli quattro feriti, perché Israele si arrabbia così tanto con loro? Non è che il motivo è un altro?”
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“Cento razzi, papà?! E quanti israeliani sono morti?”
“Aspetta che guardo…”
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