Orso M2 ucciso a fucilate assassino perdono

Storie e Notizie N. 981

E’ stato trovato morto un orso nei boschi del trentino, vittima di un proiettile.
Un colpo vendicativo.
Il solito occhio per occhio.
Quale colpa primigenia?
Probabilmente quella di aver sbranato asini e manze.
Leggi fame.
Già, lo diceva anche mia nonna che in tempo di crisi non c’è peggior peccato della fame.
Sarà.
Tuttavia capita che, nelle storie in cui talvolta mi rifugio, spesso su questo blog, la bilancia si capovolga.
Al punto che sia il killer a dover espiare.
E se non lo fa, eccomi.
Sono qui.
Ti chiedo scusa, M2.
Perdonami.
Ti chiedo perdono a nome del mio simile, diciamo così, che ti ha strappato dal bosco.
Dal tuo bosco.
No, perché, da che mondo è mondo almeno il bosco è ancora degli animali.
So che queste parole non ti riporteranno in vita.
So bene che il potere delle parole non è così straordinario.
Ma qui, finché rimangono all’interno di questa pagina, esse sono come vive.
E allora, se tanto posso, prendo tutta l’energia che ho in corpo, senza freni, con ogni libertà che l’inchiostro mi permette e scrivo il tuo nome, ennesima meraviglia della natura.
Orso M2.
Due volte M.
Ovvero, doppiamente Meraviglioso.
Scusa la nostra incapacità nel trovare un ruolo che sia innocuo nello spettacolo che voi altre, tutte, creature cosiddette non umane, mettete in scena gratuitamente.
Forse avremmo dovuto essere solo il pubblico.
Niente di più.
Lì, seduti, ad ammirarvi.
Applaudendo.
E magari imparando.
So quello che pensi ora.
In questo preciso istante.
Sono persuaso che tu non sia l’unico, in questo momento, a vederla così.
Questa è solo una storia, parole a termine, frasi senza peso in mezzo a miliardi di proponimenti vani.
Non farò male a una mosca.
Rispetterò gli animali.
Amerò la natura.
Quanti pensieri e temi fioriti in una piccola classe vengono sacrificati al dio chiamato praticità per permetterci di assurgere all’olimpo degli uomini tosti e sprezzanti.
Ciò nonostante, sono qui anche per una ragione in apparenza banale.
Perché so che le parole scritte, tutte, per quanto futili e ingenue, possono essere lette.
Raccontate e ascoltate.
Riscritte e rilette.
E finché la danza continua lunga vita alle parole.
Come Orso M2.
Che diviene M Infinito.
Meravigliosamente.
Vivo.
Per sempre...

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