Storie di razzismo: Ariano perfetto è bambina ebrea

Storie e Notizie N. 1125

Ci sono voluti circa 80 anni.
Ed ecco la verità.
Hessy Levinson, la vincitrice del concorso indetto nella Germania nazista degli anni ’30 per eleggere il bambino ariano ideale, era in realtà ebrea.
E’ la storia dei concorsi lunghi.
Dall’esito che si fa attendere.
Non mi riferisco al premio e agli applausi.
Quelli vanno sempre ai vincitori.
E i vincitori sono sempre gli stessi, fateci caso.
La sorpresa è un’eccezione, che un attimo dopo diventa normale.
Perché anche gli outsider con il trofeo in mano e le luci negli occhi, prima o poi, si montano la testa.
Nondimeno, che il cielo o chi per lui benedica il tempo.
Ah, il tempo può essere un narratore tedioso.
Ma alla fine di tutto, se è il vero colpo da maestro che attendi non puoi che aggrapparti alle lancette e aspettare.
Nessun spettatore davvero paziente è stato mai deluso finora.
Allora capita che prima o poi i concorsi lunghi apriranno l’ultima busta.
Ed ecco la vera bomba.
L’ariano perfetto è una bambina ebrea.
Ma non solo.
Lì, all’orizzonte, tra altri 80 anni o anche di più, magari c’è ne sono altre di beffarde sentenze.
Che magari il cittadino modello è un immigrato.
E che se esiste davvero un dio non è nulla di quello che hai immaginato o pregato finora.
Che nelle resistenze di questo mondo ci sono molti meno terroristi che tra gli esportatori di muri e democrazie quotate in borsa.
Che il colore delle persone in realtà ricopre i nostri occhi, giammai la pelle.
E che avremmo potuto salvare vite ogni attimo della nostra, limitandoci semplicemente a non ucciderle.
Con il silenzio.
Rimanendo fermi.
Al nostro posto.
Che in un mondo sbagliato l’anima tanto giusta quanto debole, soffre, si droga o si perde in un delirio.
Ma cosa avrebbe potuto fare di meraviglioso per tutti se i forti tra noi l’avessero aiutata.
Che l’amore laico, carnale e spirituale che unisce due creature è la cosa più sacra che esista nell’universo.
E che è sacro proprio perché è laico.
Ovvero, puro e sincero.
Questi e molti, troppi, altri risultati imprevisti sono sospesi laggiù, dove non si vede ad occhio nudo.
Leggili pure come il tesoro alla fine dell’arcobaleno di menzogne colorato.
Coraggio, stringiamoci attorno all’amico più generoso.
Affidiamoci a lui con fiducia.
Il tempo.
Può esser lento, inesorabilmente.
Ma quando la lettera arriva a casa, le parole esplodono nel cuore.
Di risate e gioia perfette.
Perché davvero meritate.

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