Il vantaggio di non esistere

Storie e Notizie N. 1928

Eccomi. Ecco me, lei o lui, indifferentemente noi, che va preso alla lettera.

Mi chiamo… sì, io sono… ma no, tanto che valore può avere ora, su questa paginetta? Quale tempo merita negli occhi di chi legge o addirittura nella sua mente? Tanto, per quel che vale nella vita dei più, non esisto.

Forse c’è stato un tempo, quella roba lì del c’era una volta, ma oggigiorno il peso del passato dipende soltanto da chi possa davvero dimostrare il proprio presente, qui e ora.

A ogni buon conto, secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni la quantità di persone decedute in mare cercando di arrivare in Europa è più che raddoppiata nel 2021. Si parla di mille e cento quarantasei morti. Il che vuol dire undici volte cento più quaranta più sei. Che puoi leggere anche come centoquattordici volte dieci più sei volte uno. Un morto. Una vita che è finita anzitempo. L’avevo detto all’inizio a ogni buon conto, giusto?

Nondimeno, non sono qui per suscitar compassione o infondere tristezza. È stato un anno, anzi due, particolarmente difficili per molti al mondo. Anche se per infinitamente di più si chiama vita quotidiana. Ma io sono fortunato, fortunata, baciato dalla dea bendata, venuta al mondo con la classica camicia, scegliete voi la definizione che suoni meglio al cuore, ancor prima che le orecchie. Perché desidero allietare con una buona novella, la mia, seppur paradossalmente parlando.

Prima di andare al dunque, ho un’obiezione. Riguardo alla suddetta organizzazione credo che dovrebbero cambiarle il nome, giacché il criterio di realtà è fondamentale laddove si parli di esistenze reali, se perdonate la ripetizione. E la realtà ci dice che la migrazione comporti il percorso completo: il soggetto A viaggia, ovvero migra, dalla posizione x a quella y. Ma allorché si tratti di coloro i quali quest’ultima non riescano neppure ad ammirarla a occhio nudo all’orizzonte, ma al massimo sognarla prima di scivolar via all’esterno dell’inquadratura vivente, forse occorre correggere, ecco. Potremmo chiamarla Organizzazione Internazionale per le Migrazioni mancate. O anche sognate, che mi sembra più poetico.

Ciò nonostante, una promessa è una promessa e ho poc’anzi parlato di una lieta novella. Ebbene, sempre secondo la nostra rinominata organizzazione il numero dei deceduti in mare in viaggio verso un futuro possibile è assai più alto, perché ogni anno vi sono centinaia di naufragi invisibili.

Lo confermo, sì, stanno parlando di me! Ma anche di lei, di lui, di noi. Di coloro che non sono mai davvero esistiti per l’umanità rilevante e rilevata, quella che nasce con il destino in tasca.

Che fortuna che ho avuto, è proprio il caso di sussurrarlo, più che dirlo. Hai visto mai che il cielo o chi per lui ci ripensi.

Perché fortuna? È semplice e dovreste saperlo assai meglio di me. Perché noi altri siamo fuori dalle statistiche. Non siamo numeri da trattare come tali. Non siamo parte di quelle mille e cento quarantasei volte una vita che si possono ferire, umiliare e uccidere di nuovo impunemente.

Non siamo neppure migranti mancati o sognanti. Non siamo bersaglio di umana comprensione, disumano disprezzo, o al peggio mera indifferenza. È come se non fossi mai partito. È come se non avessi mai osato farlo. È come se non avessi mai desiderato vivere, ancor prima che sopravvivere.

È come se non avessi mai sofferto.

È come se non fossi annegato nei gorghi delle mie vane illusioni, ricolme delle mie stesse lacrime rese salate da un mare del tutto innocente, in fondo. Ovvero, nel fondo.

Io non esisto ed è questa la mia immensa fortuna. Perché se altrettanto vi risultino estranei gli altri, i cui corpi esanimi invece contate sulle vostre rive o sulla superficie del mare, per poi aggiungerli al folle elenco, quanto posso essere invisibile per voi?

A questo mondo, su questo mare che ci unisce e ci divide, è un enorme vantaggio.

Ciò malgrado, una volta giunto sul crinale di questo finale, non posso negare di avvertire anche qualcosa di incredibilmente sbagliato in tale sollievo.

Succede anche a voi?

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