Norme Google News Il Giornale e Libero: trova l’errore

Storie e Notizie N. 1976

Ovvero, una lettera al gigante delle notizie

Caro Google,
non ho idea se qualcuno ti abbia fatto già notare la seguente, come dire, palese contraddizione, incongruenza, ma anche violazione, abuso, e quant’altro, scegli tu.
Mi riferisco alla versione nostrana del noto servizio di aggregazione di notizie da te edito, conosciuto come Google News.
Il prossimo settembre il suddetto strumento informatico compirà addirittura vent’anni e forse è l’occasione giusta per rivedere insieme con ulteriore attenzione la sua applicazione nei fatti, nel dettaglio in un bizzarro paese a forma di stivale nel bel mezzo del vecchio continente.

Secondo Wiki nel 2013 si contano 50mila fonti di notizie nel mondo, mentre nel settembre 2015 si parla di versioni in 35 lingue differenti.
Ora, non posso di certo parlare per tutte, a parte quella in inglese che seguo quanto quella italiana, ma su quest’ultima vorrei spenderci il pezzo di oggi. È da un po’ che volevo farlo ed eccomi qua.
Si dà il caso che dall’italica spiegazione delle Norme di Google News si legge quanto segue in particolare:

I contenuti non devono violare le norme generali della Ricerca Google o queste norme relative alle funzionalità della Ricerca:

    • Contenuti pericolosi
    • Pratiche ingannevoli
    • Contenuti molesti
    • Contenuti che incitano all'odio
    • Contenuti multimediali manipolati
    • Contenuti medici
    • Contenuti di natura terroristica
    • Contenuti sessualmente espliciti
    • Violenza e contenuti efferati
    • Linguaggio volgare e blasfemo

Ebbene, caro Mister G, vorrei sapere se ti sei accorto o meno che dalle nostre parti ci sono almeno due testate incluse nel suddetto aggregatore, di cui una tra i maggiori beneficianti di finanziamenti da parte dei cittadini italiani, che le sopra citate norme le violano quotidianamente e a ritmo a dir poco incessante da anni.
Mi riferisco ovviamente a Il Giornale e Libero.
Per averne conferma è sufficiente aprire la rispettiva prima pagina di ciascuno dei due in qualsiasi istante.
Lo faccio adesso, alle 14.49 ora italiana ed ecco cosa non può che indignare chi abbia a cuore la correttezza dell’informazione.


Tra la solita propaganda xenofoba e razzista traendo spunto dal primo fatto di cronaca spremibile sino all’ultima goccia per seminare odio e intolleranza nei confronti degli "stranieri" (della serie, sbatti il mostro in prima pagina, come se non esistessero stupratori italiani...):




Alla ricerca sfrenata del clic concentrandosi unicamente sulla vicenda eclatante, violenta e scandalosa:


Cavalcando e alimentando puntualmente il dissenso, a prescindere se fondato o meno:


Creando allarmismo e diffondendolo senza risparmio:

E spacciando presunte certezze tra i dubbi che non fanno altro che instillare in questi ultimi ulteriore confusione:


Caro Google, sai cos’è che ho notato? Che i suddetti quotidiani sono spesso e volentieri quelli maggiormente presenti tra le notizie principali.
Indi per cui, la conclusione di questa mia breve ma sentita missiva è semplice: se non fai nulla per far sì che le norme che tu stesso hai stabilito vengano rispettate, be’, allora il famoso servizio di aggregazione finisce per divenire complice della disinformazione e questo non va affatto bene.
Mi sbaglio?


Per chi sarà a Roma questo fine settimana:


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