La difficoltà di essere di sinistra

Storie e Notizie N. 2105

Siamo in una casa come tante.
In soggiorno ci sono un padre e un figlio. Quest’ultimo sta per compiere diciotto anni e alla prossima tornata elettorale sarà chiamato a esprimere il proprio voto.
Non avendo le idee del tutto chiare su dove apporre la crocetta – come si può biasimarlo – ha deciso di chiedere lumi al genitore. D’altra parte l’ha spesso sentito parlare di politica a tavola, talvolta accalorandosi, e considerandolo persona meglio informata sui fatti si avvicina speranzoso.
“Papà, ascolta, tu sei ancora di sinistra, vero?”
“Certo, che domande.”
“Bene. Quando ci saranno le elezioni di nuovo voterò anch’io, come sai, e allora vorrei farti qualche domanda.”
“Sicuro, spara” fa l’uomo gratificato della fiducia.
Destra e sinistra, okay?”
“Sì… cosa?”
“Sono diverse, giusto? Poli opposti, potremmo dire.”
“Ovvio.”
“Dico la gente, tu insomma.”
L’uomo esita un istante sentendosi chiamato
direttamente in causa e si limita ad annuire.
“Ottimo. Facciamo degli esempi, d’accordo?”
“Vai.”
“Prendi i migranti. Per quelli di destra porti chiusi.”
“Già” fa il padre con disprezzo per gli avversari.
“E per noi aperti, esatto?”
Aperti… non esageriamo. Diciamo non proprio spalancati, ma neppure il contrario, è disumano.”
“Non ti seguo… aperti quindi?”
“Dipende, sì e no, è una questione complessa. Non è che possiamo fare come con il tifo. Loro li chiudono e noi li apriamo? Non è così semplice.”
“Capisco. E che mi dici della guerra? Destra uguale missili, carri armati e bombe, investendo denari e persone in ambito militare. È così?”
“Esatto” fa l’uomo con disapprovazione.
“Noi invece siamo pacifisti. Mai in battaglia e no alla violenza senza se e senza ma.”
“Non proprio, figliolo… non è così netta la questione.”
“Ah no?”
“No, perché c’è pure la guerra di resistenza, per esempio, vedi l’Ucraina. Non è così facile, mica è tutto nero o bianco nella vita.”
“Ho capito. Passiamo alle tasse. Per la destra andrebbero quasi tolte, a sentirli.”
“Sì, è una vergogna” osserva il papà disgustato.
“Mentre per noi altri bisogna esigere il pagamento sino all’ultimo centesimo da tutti, soprattutto i ricchi.”

“Papà?”
“Be’, in un certo senso hai ragione, però non è una cosa che si può fare così da un giorno all’altro…”
“È una questione complicata anche questa?”
“Sì, bravo, vedo che inizi a capire.”
Famiglia tradizionale e matrimoni omosessuali? Per la destra sono validi solo tra uomo e donna e vade retro uguaglianza, mentre per noi vale il contrario, mi sbaglio?”
“Non è che ti sbagli, caro, ma non è tutto nero e bianco, ti dicevo.”
“Siamo più sul grigio, pensavo che il nostro colore fosse il rosso.”
“Spiritoso.”
“La caccia e le armi? Per la destra si spara a tutto e a tutti senza problemi. Almeno su questo siamo alternativi?”
“Sì, però…”
“Dipende?”
“Già.”
Cambiamenti climatici e riscaldamento globale? Loro con il petrolio e addirittura il carbone, mentre noi siamo per il rispetto dell’ambiente senza eccezioni. Almeno su questo siamo inflessibili?”
L’uomo non ha bisogno di parlare, perché la sua perplessa espressione è assai eloquente. Dopo qualche istante di comune imbarazzo, il ragazzo si schiarisce la voce e fa l’ultima domanda: “Papà, certo che è proprio difficile essere di sinistra, vero?”
O forse lo è solo per alcuni...

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