Giorgia Meloni Tolkien e i Fratelli d’Italia

Storie e Notizie N. 2214

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Ammetto di non capire appieno perché la destra italiana, e non solo, considerino parte del proprio patrimonio di riferimento Tolkien e Il signore degli anelli, al punto da sponsorizzare e sostenere con veemenza di recente una mostra sul noto autore inglese.
A tal proposito, vi propongo un fatto che non è mai avvenuto, eppure vi è qualcosa di verosimile. E, come spesso capita di recente dalle nostre parti, riguarda l’aspetto meno credibile.
Siamo nel Regno Unito, nel 1938, nell’ultimo anno di quella sorta di illusoria parentesi di pace tra la Grande guerra che avrebbe dovuto essere l’ultima e la successiva, che probabilmente tale non lo sarà di certo, visto ciò che stiamo combinando da allora.
John Ronald Reuel Tolkien è in compagnia di sua moglie Edith.
Sono sposati da almeno 22 anni, ma solo uno dopo il matrimonio il nostro aveva già iniziato a immaginare la storia che lo avrebbe reso celebre per sempre.
Tempo dopo, si sente finalmente pronto per dare inizio e forma compiuta al racconto.
Nondimeno, come spesso capita, quando due persone si amano sul serio, entrambe identificano l’altro o l’altra come la lettrice o lo spettatore ideale.
Prima di ogni cosa è a lei o lui per cui scrivi e metti in scena storie e vita.
Cosicché, John si avvicina a Edith, la quale sta leggendo delle poesie sul divano in salotto.
“Cara”, fa con gentilezza. “Posso disturbarti?”
“Certo, tesoro mio”, fa lei. “Dimmi pure.”
“Volevo un consiglio. Ti ricordi di quell’idea di scrivere il seguito di Lo Hobbit e di farne un’opera ulteriormente complessa e approfondita?”
“Sicuro. Ti dissi allora e ti ripeto adesso che devi farlo assolutamente.”
“Ottimo, ne sono lieto. Volevo solo riassumerti lo spunto iniziale che ho in testa per sapere cosa ne pensi. Una sorta di accenno di trama, ecco.”
“Sono tutta orecchi”, fa Edith.
Il marito si accomoda accanto a lei e comincia.
“Allora, i protagonisti sono i seguenti: ci sono ovviamente ancora lo stregone Gandalf e Bilbo Baggins. Poi ho introdotto il cugino di quest’ultimo Frodo e i suoi amici hobbit, l’erede al trono Aragorn, l’elfo Legolas, il nano Gimli, Barbalbero e gli altri alberi della foresta, gli Ent. Quindi c’è un personaggio speciale di cui non ti dico nulla che si chiama Gollum, e i soliti malvagi della storia, ovvero il mago Saruman e soprattutto il Signore oscuro Sauron. Naturalmente tanti orchi, troll e altre creature diaboliche, come i Nazgul, e infine Giorgia Meloni e i Fratelli d’Italia.”
La moglie di Tolkien aggrotta la fronte e disegna un’espressione perplessa e confusa sul volto. Sta per parlare, ma il marito la anticipa: “Sì, lo so che non ti è ancora chiaro il tutto, ma seguimi bene. Perché la trama si dipana partendo da premesse particolari.”
“D’accordo…” fa Edith poco convinta. “Va’ avanti.”
“Grazie, la faccio breve. Tutto ruota attorno a un anello, okay? Un oggetto magico e potentissimo, e chi lo possiede è in grado di diventare la creatura più forte che ci sia. Difatti prima apparteneva a Sauron e per merito del gioiello stava per imporre il suo dominio ovunque. Il Signore oscuro lo perde in battaglia e viene sconfitto. L’anello finisce quindi nelle mani di Gandalf che lo da a Bilbo, il quale lo affida a suo cugino Frodo, il vero protagonista di tutta la vicenda. Sfortunatamente Sauron, che è ancora tra noi, grazie a Gollum viene a sapere dove si trova l’anello e spedisce i terribili Nazgul nella Terra di mezzo dove vivono gli Hobbit. Allora, su consiglio di Gandalf, c’è un solo modo per fermare Sauron una volta per tutte.”
“Usare il formidabile anello contro di lui?”
“Niente affatto, amore mio! È tutta lì la mia grande idea. Invece di usare il grande potere per affrontare il pericoloso nemico, il nostro eroe dovrà attraversare luoghi inospitali e affrontare avversari temibili per andare proprio dove si trova Sauron…”
“E ucciderlo con l’anello, giusto?”
“No, cara! Per distruggere quest’ultimo gettandolo nella lava di un vulcano. Ovviamente ad aiutare il piccolo Frodo ci saranno altrettanti personaggi coraggiosi e indomiti, oltre allo stesso Gandalf, tra elfi, hobbit ed esseri umani. Pure gli alberi daranno una preziosa mano. E perfino le persone che meno ti aspetti, come Gollum o altri, al momento giusto offriranno un decisivo contributo alla vittoria finale.”
Edith resta in silenzio e riflette, mentre il marito attende ansioso il suo responso mordicchiandosi le unghie delle mani. Anche perché sa bene che la moglie gli ha sempre detto la verità, anche a costo di ferirlo. D’altronde, non chiede di meglio ed è anche per questo che la ama visceralmente.
“Ascolta, John. Mi sembra un’idea eccezionale. La storia che manca e che forse diverrà unica nel suo genere. Una compagnia di amici, un gruppo di creature di origini, forme e culture differenti, che si uniscono per affrontare l’ennesimo ottuso che pretende di poter dominare il mondo con i suoi eserciti e le sue armi, con la forza bruta e la spietatezza, e di imporre agli altri popoli il proprio impero e la propria idea di ordine e sudditanza. Ma invece di mettere la sfida sul suo stesso piano, ovvero quello degli eserciti in marcia e le armi invincibili, l’io contro te fino alla morte, con la presunta gloria di aver messo l’altro al tappeto con virulenza dei propri pugni, l’eroe, che in questo caso non è il solito gigante zeppo di muscoli e neppure uno scontato cavaliere alto e affascinante, senza macchia e senza paura, bensì un piccolo e giovane hobbit, rinuncia a usare il potere eccelso che lo renderebbe ciò che non è mai stato, ovvero il gigante dei suoi sogni o dei suoi incubi, e mette a rischio la sua vita per distruggere l’anello e così impedire a Sauron e a chiunque altro di appropriarsene. Guarda, è la trama più avventurosa, maggiormente intrisa di coraggio degli ultimi del mondo e umanità variopinta, e con meno testosterone, retorica militare e guerresca che ho mai sentito in vita mia. Bravo!”
“Grazie di cuore, amore mio” esclama Tolkien immensamente felice.
“Una sola cosa non capisco…” fa Edith di nuovo perplessa. “Cosa caspita c’entra una storia del genere con Giorgia Meloni e i Fratelli d’Italia?”

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