Refascismo

Storie e Notizie N. 2285

C’era una volta, cioè oggi, il Refascismo.
Si legga pure come lo stiamo rifacendo in modo diverso, ma in pochi se ne sono accorti, mentre altri continuano a negarlo proprio perché differente. Ma per questo non meno pericoloso, anzi.
Eppure,
la grande restaurazione post veritiera è sotto gli occhi di tutti da decenni.
Della quale il successo del grottesco mondo al contrario è solo uno dei tanti indizi.
È l’era in cui si spendono miliardi per costruire ponti, mentre le strade che questi ultimi dovrebbero unire si frantumano sotto i piedi e le ruote. Esattamente per fare il ponte, pensa te.
È quindi l’epoca dei clamorosi paradossi, vergognosi e umilianti.
Dove dalla stanza più potente del mondo - peraltro mentendo per l’ennesima volta - si denuncia  addirittura il genocidio dei bianchi in Sud Africa
E mentre a Gaza si parla di più di cinquantamila morti civili, per la maggior parte donne e bambini, c’è voluto il seppur orribile quanto inaccettabile omicidio di due diplomatici ebrei negli USA per ottenere una corale e indignata risposta della stampa nostrana.
C’è chi da sempre farnetica capovolgendo sfacciatamente i fatti e la Storia, oltre che la biologia e tutte le altre scienze, e di recente evoca la remigrazione, per la quale a quanto leggo il sottoscritto dovrebbe essere “rispedito” in Eritrea…
Si vieta l’accesso al sapere in base alla nazionalità e si scrivono indegne missive collettive facendo dell’avversione verso il rispetto dei diritti di ogni essere umano un manifesto pubblico, in cui affermare a chiare lettere: What was once right might not be the answer of tomorrow, ovvero ciò che una volta era giusto potrebbe non essere la risposta domani.
In altre parole, lo stanno dicendo in tutti i modi possibili che intendono sconfessare ogni fondamento democratico e civile del passato, esattamente come hanno già fatto allora.
E a forza di alimentare psicosi e fobie, sfruttando tragedie umane e omicidi raccontandoli quotidianamente come se fossero serie tv a puntate, la gente finisce per scaricare la violenza assorbita sul primo malcapitato di passaggio, reo soltanto di andare in giro incappucciato e, soprattutto, di essere povero. Si legga anche questa come la più grande colpa nel mondo occidentale.
Al contempo, la fiera dei paradossi è tale che si getta fango perfino sulle poche patriottiche gioie per i fanatici del genere, “remigrando” anche ciò di cui si dovrebbe essere orgogliosi.
E alla fine si arriva pure a considerare legale la scelta di chi decida di prendere un fucile e sparare a ogni specie animale quando e come vuole, mentre rischia multe o anche peggio chi si azzardi a protestare.
C’era una volta il Refascismo, quindi, una parola che non esiste ancora e non è un caso.
Perché è il risultato di un piano che va avanti da un po’ impunemente e alla luce del sole come il famoso elefante nella stanza.
È ora di aprire gli occhi una buona volta...

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