Triplice intesa 2018 Italia Germania Austria

Storie e Notizie N. 1593

In seguito al recente incontro a Innsbruck del cosiddetto asse dei volenterosi, anti migranti, ministri dell’interno italiano, tedesco e austriaco, ecco un testo ispirato ai precedenti patti tra le medesime nazioni stretti tra la fine dell’ottocento e l’inizio del ‘900 e alle dichiarazioni degli attuali protagonisti.

Preambolo, il quale rimane quasi identico, perché

la storia si ripete, e talvolta anche gli incubi:
I firmatari, animati dal desiderio di accrescere le garanzie della pace generale, di rafforzare i propri governi e di assicurare il mantenimento dell'ordine sociale e politico nei loro rispettivi Stati, si sono accordati nel concludere un trattato che, per la sua natura essenzialmente conservatrice e difensiva, non persegue che lo scopo di premunirli contro i pericoli che potrebbero minacciare la sicurezza dei loro Stati e la tranquillità dell'Europa.

Articolo 1: Contiamo che finalmente l’Europa torni a difendere i confini e il diritto e alla sicurezza dei 500 milioni di europei.

Articolo 2: Se si riducono gli arrivi si risolvono anche i problemi minori interni tra le nazioni e non ci sarà alcun problema alle frontiere.

Articolo 3: Meno migranti, meno sbarchi e meno morti.

Articolo 4: Chiederemo sostegno alle autorità libiche, dare a Tripoli il diritto ai rimpatri e la redistribuzione delle quote degli arrivi.

Articolo 5: Chiederemo alle missioni internazionali di non usare l’Italia come unico punto d’arrivo e il sostegno nelle operazioni di soccorso, protezione e riaccompagnamento di migliaia di clandestini nei luoghi di partenza.

Articolo 6: Crediamo che questo nucleo di amicizia e di intervento serio concreto ed efficiente di Italia, Germania e Austria, potrà darà un impulso positivo a tutta Europa per riconoscere il diritto di asilo a quella minoranza di donne e bambini che fuggono dalle guerre ed evitare l’arrivo e la morte di decine di migliaia di persone che non scappano da nessuna guerra.

Articolo 7: Vogliamo introdurre ordine nella politica migratoria ma garantire un approccio umanitario e proteggere effettivamente le frontiere esterne dell’Unione Europea.

Articolo 8: Le cose sono relativamente semplici, noi tre siamo d’accordo sul fatto che vogliamo mettere ordine.

Articolo 9: Vogliamo mandare il chiaro messaggio che in futuro non dovrebbe essere possibile calpestare il suolo europeo se non si ha il diritto alla protezione.

Parole e deliri di Matteo Salvini, Horst Seehofer e Herbert Kickl.

Sì, lo so cosa forse state pensando adesso.

Primo, gli scellerati governi delle nazioni in campo, allora come oggi, negli anni subito successivi al precedente accordo, hanno contribuito allo scoppio di ben due guerre mondiali.
Secondo, questi non sembrano articoli, ma solo degli slogan.
Delle frasi a effetto prive di fondamento.
Proclami da perenne campagna elettorale xenofoba a favore delle menti più fragili, a scapito dei disperati oltre confine.
Ebbene, secondo voi, cos’altro potrebbero condividere i suddetti signori?

Ciò che preoccupa e cosa ci aspetta dopo...



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