Sarkozy fascista anti Rom e Berlusconi copione



Storie e Notizie N. 237

Prima di tutto ci tengo a puntualizzare un aspetto che mi preme da qualche giorno e che forse avrebbe meritato un post tutto per sé: fascisti? Fascisti italiani, mi sentite? Gente di destra? Ma non quella che oggi si scopre moderata e amica degli immigrati-che-presto-voteranno. Anzi, anche voi. Dico a voi tutti, quelli dell’onore, patria e famiglia: come fate ad accettare un governo che fa prendere a mitragliate i propri concittadini dai truci saraceni senza muovere un dito? Eh, ma se al potere ci fosse stata la sinistra, sarebbe stata tutta un’altra cosa, non è vero? Infatti c’è la destra.
La destra…
Ma che razza di destra siete?!
Certo non siete la destra di Sarkozy.
Quella è la destra che 'mi piace'.
Non fraintendetemi, dico che mi piace nel senso che mi fa arrabbiare e scatena la mia sincera indignazione.
Ma la destra di Berlusconi e i vari La Russa e Gasparri provoca solo una cosa a chi ha ancora un minimo di maturità e soprattutto dignità, che sia un sostenitore di patria, onore e famiglia o meno: vergogna.
Casomai la rabbia la provo per quei cervelloni che li hanno votati.
Ma torniamo a Sarkozy: “Quella si prenda i Rom nel suo paese, che li accolga nel Lussemburgo.”
Oh, così risponde un leader fascista al vicepresidente della Commissione Europea e Responsabile della giustizia Viviane Reding, rea di aver osato opporsi alla recente espulsione francese dei Rom.
E cosa fa Berlusconi?
Cosa fa il leader di destra nostrano?
Che domande: copia

La Storia:

C’era una volta una classe.
Nella classe c’erano due alunni.
Uno si chiamava Sarkò e l’altro Berlò.
Qualcuno di voi dirà: ma che razza di nomi sono questi?
Eh, non avete ancora sentito nulla.
I due stavano al banco insieme.
Al primo, indubbiamente al primo.
Il fatto era che i nostri ne facevano uno in due.
Uno di alunni, intendo.
Anche di cervelli, se vogliamo dirla tutta, ma tanto si capisce andando avanti.
Bassi com’erano, già al secondo banco sarebbero stati invisibili alla maestra.
Quest’ultima aveva deciso per quella mattina di proporre alla classe una lezione sulla storia delle popolazioni Rom.
Un popolo con origini antiche e che nei secoli ha dovuto sopportare schiavitù, deportazioni e sterminio.
Non appena la maestra annunciò l’argomento della lezione, Sarkò alzò la mano destra.
“Parla pure”, lo invitò lei.
“Maestra”, disse lui convinto, “i Rom sono sporchi e rubano.”
La donna non fu sorpresa dall’osservazione dello studente e dopo aver fatto una carrellata dei suoi compagni fece tale fondamentale domanda: “C’è qualcuno che la pensa come Sarkò?”
Nessuno parlò.
Tuttavia, prima che la maestra potesse replicare all’osservazione dell’alunno, il compagno di banco di quest’ultimo alzò prima la mano sinistra e poi, aggrottando la fronte come se cercasse di ricordare qualcosa di importante, l’abbassò velocemente per tirare su quella destra.
“Prego”, lo invitò la donna.
“Maestra”, disse Berlò sorridente, “i Rum sono sporchi. E… e sì, rubano.”
Inevitabilmente tutti i compagni scoppiarono a ridere, anche Sarkò.
Pure Berlò rise, ignaro di quale fosse il reale motivo e convinto che ciò fosse dovuto alla sua presunta travolgente simpatia.
Solo la maestra non rise.
Forse perché era di origine ebrea.
O forse perché sapeva bene che Rom o Rum, gli ignoranti sono sempre pericolosi…



Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.