Guerra Libia: dopo Gheddafi sarò io leader
Storie e Notizie N. 354
La Storia:
Sarò…
Diciamo che lo ero anche prima.
E’ solo che quando qualcuno lo dice, in molti lo ignorano, per i motivi più vari.
Demagogia, retorica, faziosità, molte sono le parole usate per archiviare quella che era, è e sempre sarà la migliore approssimazione possibile a ciò che per tutti, ma veramente tutti, rimane solo una chimera all’orizzonte: la verità.
D’altra parte, dovete ammettere che se sono io stesso ad affermarlo in prima persona, la cosa meriti una maggiore attenzione.
Se non altro le mie parole qui rimarranno, pronte ad essere smentite in qualsiasi momento.
Ed io vi sfido a farlo.
Non solo oggi.
Tornate qui domani, se avete tempo.
Dopo domani.
Tra un anno, due, quando volete.
Io so che il tempo è il mio miglior testimone.
Il tempo…
Come ho detto all’inizio, ero a capo della Libia prima di Gheddafi e di questa guerra.
O missione a carattere umanitario, fate voi.
Anzi, diciamo guerra a carattere umanitario, così sono contenti tutti.
Che poi è questa la ragione principale del mio potere: faccio contenti tutti.
Tutti quelli che contano, ovviamente.
Ma veniamo alle prove.
Perché naturalmente volete le prove di ciò che dico, non è così?
Non starò a polemizzare sul fatto che in tanti, quando i tg gli raccontano balle sotto forma di notizie, non pretendono certo di averle, queste prove.
Io vi offro comunque le mie.
Sono venuto alla luce in Libia agli inizi del 1950.
Grande gioia portò il mio, diciamo, avvento.
E nonostante quel che si possa pensare, la mia pelle nera, incredibilmente nera, fu il vero motivo del mio successo.
Tuttavia, una legge del 1955 non mi permise di condividere le mie fortune totalmente con i miei concittadini, solo la metà.
Il resto era destinato agli altri.
Agli amici di fuori, che per comodità chiameremo i volenterosi.
Ciò non toglie che già da allora io ero diventato il vero ed unico sovrano della Libia.
Sovrano, ovvero colui che detiene il potere assoluto.
Il potere di determinare le sorti del mio paese.
Ed io questo potere l’ho avuto sin dalla mia entrata in scena.
Per me, solo per me nel 1969 il presunto sovrano fu deposto e Gheddafi assunse il titolo di capo del paese.
Solo per me costui decise di nazionalizzare tutte le imprese, chiudendo le postazioni militari dei volenterosi e solo grazie ai benefici della mia presenza, nel 1977, il governo libico fu in grado di costruire strade, acquedotti e varie industrie.
Basti pensare che da quello stesso anno ad oggi il reddito pro capite annuale della Libia è il più alto dell’Africa…
Sia ben chiaro, non sto qui per fare lo sborone, eh?
Non è colpa mia se il mio potere nel tempo è salito talmente da far divenire i proventi della mia crescita i più ingenti del continente africano, fino a raggiungere il nono posto al mondo.
La mia popolarità internazionale ha ovviamente attirato attenzioni all’estero.
Così, il mio agente si è dato da fare per organizzarmi tournee in Italia, Germania, Svizzera, Olanda, Spagna, Cipro, Principato di Monaco e anche Francia.
Con la fine delle sanzioni, dal 2004 anche gli Stati Uniti mi hanno aperto le loro porte.
Ora c’è… come abbiamo detto prima? Ah, la guerra a carattere umanitario.
Per la precisione la guerra a carattere umanitario contro il malvagio dittatore.
Il fatto è che anche dopo Gheddafi sarò sempre io colui che decide il destino della mia terra.
Non ci vorrà ancora molto, ad Ottobre 2011 a Tripoli c’è la mia Festa, come ogni anno.
Quando e se il colonnello verrà sconfitto, arriverà qualcun altro al suo posto.
Se le cose andranno come i volenterosi sperano, magari vi diranno che con quest’ultimo il paese avrà finalmente un governo più democratico.
Io so che anche costui sempre con me dovrà fare i conti.
E come il suo predecessore e il suo successore si troverà lì grazie a me.
Lo so che è difficile da accettare.
Perché se ciò che dico fosse vero, chiunque nel mondo dovrebbe chiedersi chi comanda veramente nel suo paese…
Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.