Amanda Knox film innocente libera: Meredith Kercher non vende

Storie e Notizie N. 435

La Storia:


C’era una volta una giovane studentessa di soli 22 anni, che possiamo chiamare Meredith.
Anzi, diciamo proprio Meredith Kercher.
Nella notte tra l’1 e il 2 novembre del 2007, la ragazza è stata violentata e uccisa.
Questa è la realtà, l’indiscutibile e orrenda realtà.
Fermatevi qui, con me: a prescindere da chi sia il colpevole o meno, è questo il fatto più grave e sfido chiunque a negarlo.
Tuttavia, quando la realtà è orrenda facciamo di tutto per evitarla o nasconderla, non è così?
Stephen King dice spesso che la memoria è la nostra più preziosa amica, poiché si impegna alacremente a rimuovere quei ricordi che ci provocano insostenibili sofferenze.
Nondimeno, non si dovrebbe mai abusare dell’aiuto degli amici, non credete?
Crea dipendenza e ciò può debilitare irrimediabilmente la nostra autonomia di giudizio.
Come? Semplice: spostando, spostando di continuo l’inquadratura dal fatto che ci angoscia, che ci raffigura un mondo inaccettabilmente brutto.
Così, capita che per il crudele ed efferato assassinio della poveretta vengano arrestati e condannati tre giovani, che possiamo chiamare Raffaele Sollecito, Rudy Hermann Guede e Amanda Knox, coinquilina di Meredith. Secondo l’accusa (da Wikipedia), la sera del 1º novembre 2007 i tre si recano nella casa della vittima, Guede la violenta con l’aiuto degli altri due e Amanda le taglia la gola.
Questa non è l’indiscutibile realtà, poiché – oltre al processo d’appello – cosa è effettivamente accaduto quella notte solo i presenti lo sanno.
Una cosa però è certa: è una ricostruzione tremenda, dite la verità.
Perché se le cose sono veramente andate in questo modo, che razza di individui sono Amanda e Raffaele, capaci di trovare il coraggio e lo stomaco di affermare ancora oggi la propria innocenza?
Ma secondo voi, è questo il fatto per eccellenza, degno di maggiore attenzione?
A mio modesto parere, il fatto con la F maiuscola è ancora che, nella notte tra l’1 e il 2 novembre del 2007, una ragazza di 22 anni è stata violentata e uccisa. L’orribile fatto, che passa in secondo piano, nel dimenticatoio, per i motivi di cui sopra. E quando ci raccontano che le cause di tali nefandezze sono ancora peggiori, il tutto diventa troppo da sopportare.
Ecco perché per molti di noi Amanda Knox deve essere innocente, ecco perché in tanti hanno bisogno di vederla libera, ecco perché in tanti cercano il suo profilo su Facebook, a prescindere se sia effettivamente colpevole o meno.
Amanda Knox libera e innocente, è questa la storia che merita di essere raccontata e soprattutto venduta.
Altrimenti avrebbero fatto un film su Meredith Kercher invece che su Amanda Knox



La Notizia (La Repubblica): "Siamo innocenti, ridateci una vita". Le parole degli imputati a Perugia.