Italia recessione 2012: siamo i prossimi disoccupati

Secondo il Centro studi di Confindustria, raggiungendo le 800 mila dal 2008, entro il 2013 perderanno il lavoro altre 219 mila persone…

Storie e Notizie N. 490

Eccoci.
Siamo tanti, più di duecentomila.
Potremmo riempire qualsiasi piazza d’Italia e a quel punto vorremmo proprio vedere se ci sarebbe differenza tra le stime della questura e le nostre.
Siamo gente comune, normali cittadini che potete incontrare ovunque.
Siamo la cassiera del discount che si affretta in questi giorni di natale a far scorrere sul tapis roulant i vostri pochi ma sinceri regali dell’ultim’ora.
E siamo la guardia giurata che vi scruta mentre entrate in banca a chiedere l’ennesimo prestito.
Siamo la signorina che vi rompe le scatole al telefono sperando di vendervi l’impossibile e cogliamo l’occasione per chiedervi scusa: sappiamo bene che non avete i soldi per accontentarci e neanche più la pazienza per ascoltarci.
E siamo il cameriere del ristorante dove andavate sempre, quello che vi piaceva e che presto chiuderà, perché se sono in crisi i ristoranti, figuratevi i camerieri.
Siamo quelle ragazze, avete presente? Quelle della libreria che ha aperto all’angolo. L’avete già dimenticata, eh? Noi no, poiché è il nostro sogno e quando su quest’ultimo punti tutto, è molto difficile non pensarci in ogni attimo del giorno e della notte.
E siamo… sì, siamo quel giovane del terzo piano, quello dalla faccia da bravo ragazzo, con gli occhiali sul naso e i libri sempre sotto il braccio. E’ normale, un ricercatore ha bisogno di due cose per continuare a ricercare: una sono i libri e l’altra e lo stipendio.
Siamo la mamma di quei bambini così irrequieti, quelli della porta accanto. Che baccano, signora mia, vero? Che dire, la baby sitter fa del suo meglio, ma per fortuna che abbiamo un lavoro per pagarla.
E siamo tra i vostri colleghi e le vostre amiche, tra le vostre figlie e i vostri nipoti.
Siamo il ragazzo che vi chiede se scendete alla prossima sull’autobus e la signora che vi domanda l’ora sulla metropolitana.
E siamo donne e uomini che come tanti di voi ogni lunedì si alzano per arrivare indenni alla domenica.
Eccoci.
Siamo tanti, più di duecentomila e oggi abbiamo un lavoro.
Domani, però, è un altro giorno…

La Notizia (La Repubblica): Confindustria: "L'Italia è in recessione". Dal 2008 perso un milione di lavoratori.