Perché vinceremo

Storie e Notizie N. 1562

Ci sono proteste in tutto il Brasile in seguito alla morte di Marielle Franco, nota consigliere comunale di Rio, e del suo autista, uccisi a colpi d'arma da fuoco da due uomini in quella che sembra essere stata una sorta di esecuzione.
Franco, 38 anni, era una attivista ritenuta rivoluzionaria, diventata portavoce delle persone svantaggiate che vivono nelle favelas, ospitanti almeno un quarto della popolazione di Rio de Janeiro, dove la povertà strisciante, la brutalità della polizia e le sparatorie con le bande di droga sono di norma
.

La storia di una, le storie di tutte.
Di donne e uomini, di ogni età e altre inezie, come colore della pelle e orientamento, collocazione geografica e storica.
Che tu sia in piedi, con il dovuto rispetto, o seduto, con altrettanto sgomento, ovvero con tutta l’indifferenza del mondo innanzi all’ennesima cancellazione del personaggio migliore dal comune racconto, la sostanza di quest’ultimo rimane immutata.
Conta, serviti dei numeri, se preferisci, gioca pure la carta della concretezza.
Dove sul podio si applaude sovente il nato primo, venuto al mondo non solo con la camicia, ma già pulita e stirata secondo la moda vigente.
Conta pure la stragrande maggioranza di medagliati sulla pubblica piazza dalla violenta approvazione popolare.
Conta financo le crocette sul nome del pusillanime di turno, capace ancora oggi di farsi seguire fin giù nel burrone dai topini dalla coscienza anestetizzata.
Ebbene, per quanti patti potranno fare con quest’ultima i venditori d’odio, non potranno mai riempire quella stessa piazza senza comprarla.
Perché la loro è la storia di uno, fine.
Di uno, solo uno, la cui vita durerà magari a lungo, certo, e laddove anche per lui si adopererà la falce del destino, la venefica pianta verrà strappata per sempre.
Conta, invece, le donne e gli uomini diventati vecchi da giovani, perché la vita del prossimo più sfortunato era troppa da sopportare.
Contali e guardali.


Non sono mai stati soli.
Non sono mai stati tanti come oggi, in strada, nel cuore di chi rimane.
E’ questa la magia che non capisci e, ottusamente, sottovaluti.
Tutto ti sembra compiuto.
L’esito si colora di sangue e rabbia, tutta dalla stessa, solita parte.
Eppure, non passerà giorno che tra quelle ceneri, le ali forgiate nel coraggio più tenace, quello fuso con l’amore, di una indomita fenice dall’anima spiccatamente umana, prenderanno forma e la battaglia per i diritti mancanti ricomincerà.
Con fragoroso, ulteriore rumore.
Ecco perché vinceremo.
Perché malgrado tutto, quel poco che abbiamo ottenuto finora, è molto di più di quanto sia nulla per i nostri nemici.
Perché, vedrai, per ogni assassinato alla testa del corteo dei giusti, qualcun altro prenderà il suo posto.
Per continuare a scrivere.
Le storie di tutti, la storia di Marielle.


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