Una coppia ideale

“Cari bambini”, annuncia la maestra, “ora siete arrivati alla quinta, l’anno venturo sarete alla scuola media.”
La prof fa una panoramica degli studenti, delle facce, degli sguardi e della forma del sorriso, più o meno entusiastico.
Il motivo è semplice, poiché l’anno prossimo - ma di cosa parlo – davvero ciascun attimo che aspetta le imberbi creature da lei guidate si colora di sfumature emozionali di difformità totale. C’è chi attende con eccitazione il pomeriggio incombente, poiché farà la conoscenza del nuovo cugino, fresco di nascita e piagnistei, e pannoloni, e biberon… e grazie al cielo ci siamo già passati, riflette con liberazione l’insegnante.
Nel medesimo tempo, fra gli altri alunni, c’è chi aspetta il momento della ricreazione per assaporare la pizza al prosciutto vinta alla mamma, tra uno snack biologico e una carotina, e chi invece non vorrebbe mai rincasare, a meno che accompagnato da Iron Man, Silente e tutti i pirati dei Caraibi messi assieme, ma sarebbe gradito pure uno straccio di assistente sociale, se sapesse come chiamarlo, eccetera…

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