Salvini è razzista mi sa
Storie e Notizie N. 1939
Oh, mi sa che ho scoperto una cosa forte.
Sono emozionato, perché credo che non ci era arrivato nessuno prima: Salvini è razzista.
Mi sa, eh? Ma giudicate voi.
Avete presente la recentissima sgradevole vicenda del suo ormai ex responsabile della comunicazione Luca Morisi? Non voglio tirare in ballo a conferma di ciò che affermo l’episodio del citofono, perché l’hanno già fatto in molti.
Piuttosto vorrei avvalermi delle sue esatte parole, le quali a mio modesto parere sono una vera è propria confessione da mettere agli atti, vostro onore. Il nostro le ha pronunciate quest’oggi in quel di Milano parlando alla stampa.
Riferendosi a un’immagine di degrado, ha dichiarato: “Questo per me è uno scandalo, la vita privata di un cittadino italiano (parlando del suo ex megafono digitale Luca Morisi caduto in disgrazia) no.”
Eh, be’, scusate, ma quando si tratta di cittadini stranieri, possibilmente dalla pelle scura o di fede islamica, sì? Che dire della vita privata di migliaia di persone, delle loro famiglie, delle mogli e dei loro bambini che da quando è entrato in politica ha quotidianamente e incessantemente offeso e vilipeso in ogni modo immaginabile? Questo si chiama razzismo.
Rivolgendosi un attimo dopo al cronista che lo sta intervistando: “Che cosa fa lei a casa sua la sera è problema mio? […] Lei a casa sua è libero di fare quello che vuole. Se poi sbaglia e fa delle fesserie è un problema suo.”
Tale rispetto per ciò che chiunque fa a casa propria vale solo per i giornalisti? O solo per gli italiani? Di sicuro finora non è valso per tutte le persone migranti che sono capitate a portata di insulto del caro Matteo. Anche questo comportamento ha un nome inequivocabile: razzismo.
“Le vicende private, personali non le commento, di nessuno, né degli avversari, né degli amici.”
E quelle degli immigrati? Di popolazioni intere che non fa altro che commentare, ovvero insultare e umiliare dalla mattina alla sera? Razzismo, senza se e senza ma.
“Non commento la vita privata. I fatti del figlio di Beppe Grillo, di casa Conte.”
Perché sono ricchi e potenti come lui, forse? Ma se sono stranieri e pure povera gente si possono fare a pezzi senza esitazione? Modo di ragionare chiaramente razzista.
“Posso commentare con disgusto il linciaggio prima che ci sia mezza prova, mezzo giudizio, mezza sentenza, mezza condanna, mezzo processo.”
Disgusto che decade in occasione di intere campagne elettorali xenofobe basate sul nulla, altro che mezza prova o addirittura mezza condanna. Tipico atteggiamento di una persona razzista.
Sempre parlando dell’amico Morisi: “Intanto mi spiace perché il fango sparso in queste ore […] difficilmente verrà smaltito e poi a chiedere scusa saranno in pochi.”
E cosa dire delle inenarrabili quantità di fango con cui ha seppellito quasi una generazione intera di esseri umani da lui considerati a questo punto di serie inferiore? Tipico ragionamento di una mente razzista.
“Non commento la vita privata. Non faccio il guardone.”
A meno che non siano stranieri, è chiaro: razzista.
“Lo state massacrando (il Morisi). Non vorrei che capitasse al mio peggior nemico ciò che sta capitando a questo ragazzo.”
Massacro che invece avviene per davvero da troppo tempo ai danni dei migranti, a parole o meno, in mezzo al Mediterraneo, nei campi dove si raccolgono i frutti della terra per tutti tranne le mani che si scorticano e la pelle che brucia sul serio sotto il sole, oltre i confini della vita dei cittadini vidimati, anche per colpa di individui come lui.
Forse mi sbaglio, ma questo Matteo Salvini è un razzista.
Mi sa.
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Il mio libro più recente: A morte i razzisti