Cosa stai festeggiando?

Storie e Notizie N. 1952

È mercoledì, il Ddl Zan è stato sconfitto e tu hai appena vinto.

Giusto? È così? Altrimenti perché balzi in piedi, urli e sghignazzi, applaudi e ti complimenti con i tuoi compari?

Ripeto, è mercoledì e tu sei un Senatore della Repubblica italiana. Un senatore, già, dal latino senex, ovvero vecchio. Ma nel nostro caso va inteso nel senso anche di saggio.

Una persona i cui anni sulle spalle gli hanno donato saggezza, giustappunto. E tu, cittadino rappresentante dei cittadini che dalle tue decisioni dipendono, dotato - e per tali ragioni scelto - di lunga esperienza e una profonda assennatezza, questo mercoledì sei saltato in piedi dalla gioia per la vittoria ottenuta.

Giammai per tuo interesse. Men che meno a vantaggio di qualcun altro a te caro, sia dal punto di vista affettivo che economico. Niente di tutto questo. Tu esulti unicamente a favore della popolazione che paga il tuo stipendio e ogni tuo privilegio. Perché la tua vittoria è quella di tutti i cittadini. Questo è ciò che credi, o devi credere. Perché trattasi di un principio fondamentale alla base della tua preponderante presenza sulla scena pubblica. Non si vota su quest’ultimo punto. Non esiste tagliola che tenga, sappilo.

Tuttavia, continuo a non cogliere il concetto essenziale alla base del tuo giubilo…

In breve, la domanda del titolo: cosa stai festeggiando? 

Provo a ipotizzare. Forse perché grazie a questo successo tu e anche altri potrete continuare impunemente a far questo?

Questo?


Be', nel caso avrai la sfrontatezza di tirare in ballo la tua fede, le tue tradizioni o la tua opinione sulla famiglia, come puoi accettare che i suddetti crimini siano il giusto compromesso per proteggere la tua idea di società? Perché è esattamente ciò che hanno fatto le buone famiglie naziste mentre a milioni morivano nei campi di concentramento, i devoti americani mentre gli schiavi venivano frustati e linciati e i probi bianchi sudafricani mentre i neri pativano l’apartheid

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