Test della personalità del Governo Meloni sui migranti
Storie e Notizie N. 2131
Ricordo quando nel film The Corporation gli autori, identificando le multinazionali come se fossero degli esseri umani, tramite un test della personalità giungevano a una diagnosi di psicopatia.
Ebbene in modo simile, basandomi sul comportamento fin qui avuto dal nostro attuale Governo nella gestione delle persone migranti, in particolare gli sbarchi o lo richieste di questi ultimi, vorrei stilarne un profilo psicologico.
Per far ciò mi avvalgo di un semplice quanto breve test sulla sociopatia abbastanza attendibile ideato dal dottor John M. Grohol, collaboratore del sito sulla salute mentale Psych Central.
Così, immaginando di rivolgere le domande a un’ideale personificazione dell'esecutivo al timone del nostro paese, diamo inizio al test che comprende 10 domande.
Prima domanda: usi il fascino e la furbizia per manipolare gli altri a tuo vantaggio.
Trattandosi di personaggi politici di lungo corso, non posso che scegliere “mi rispecchia totalmente”. E a essere onesti, sarebbe stato uguale anche se ci fosse stata una maggioranza di differente colore.
Seconda domanda: in confronto alla maggior parte delle persone che conosco, sembro provare minor rimorso, empatia e/o colpevolezza. Circoscrivendo il quesito alle politiche sull'immigrazione della destra, senza tema di smentita a mio parere la risposta è la stessa.
Terza domanda: non ho nessun problema a mentire per ottenere ciò che voglio.
Anche qui, parlando di persone migranti, in base a quanto accaduto in questi giorni, alle varie decisioni prese e dichiarazioni fatte, stessa risposta delle precedenti.
La quarta domanda prevede una replica altrettanto identica, riguardo all’argomento in oggetto: è raro che provi rimorso, vergogna o colpevolezza per qualcosa che ho detto o fatto. È sufficiente rileggere cosa hanno riferito Meloni e Salvini in seguito alla triste vicenda di Cutro.
Quinta domanda: non capisco il motivo di prendermi delle responsabilità. Ti gravano solo addosso. Chiedo venia, ma pure qui, se malgrado ti trovi sulla poltrona più importante in materia decisionale, le colpe le attribuisci a tutti tranne che a te stesso, è evidente che non hai la più pallida idea di cosa voglia dire la parola o il concetto stesso di responsabilità, ecco.
Sesta domanda: adotto comportamenti inutilmente rischiosi o pericolosi con ben poco riguardo per la sicurezza mia e/o degli altri.
Che ci posso fare, ma siamo sempre lì, ovvero “mi rispecchia totalmente”, soprattutto se invece che comportamenti si tratta di leggi che rischiose e pericolose lo sono per definizione. L’unico appunto che si potrebbe fare è che nel nostro caso, o meglio il loro, il poco riguardo per la sicurezza riguarda solo gli altri. Ed è un'aggravante, però.
Settima domanda: mento o inganno gli altri per un guadagno o un piacere personale. Ecco, su questo interrogativo vorrei soprassedere, anche se ho le mie idee, ovviamente. Tuttavia, vorrei sbagliarmi. Lo voglio, anzi. Voglio credere che non abbiamo gente al governo che in qualche modo ci guadagna o addirittura ottiene qualche forma di godimento dalle disgrazie di chi muore in mare.
Ottava domanda: ferisco i sentimenti degli altri senza dispiacermi.
Ahinoi, qua si ritorna sulla solita risposta, perché la coalizione che guida l’Italia oggi con azioni o discorsi in grado di ferire i sentimenti degli immigrati ci ha riempito programmi, comizi e disegni di legge sin dal primo giorno.
Nona domanda: faccio ciò che voglio quando voglio, senza curarmi di ciò che vogliono gli altri. Idem come sopra. Se Meloni e c. si fossero anche solo per sbaglio soffermati per una frazione di secondo su cosa vogliono le persone che arrivano nel nostro paese con la speranza di sopravvivere all’inferno non ci sarebbe stato bisogno di somministrar loro un test sulla sociopatia.
Decima e ultima domanda: non capisco il motivo di dispiacermi per gli altri e non ho desiderio di aiutare qualcun altro.
Nessuna sorpresa in conclusione, poiché dispiacersi per gli altri comporta il considerare costoro degni di compassione, ovvero qualcosa che il nostro governo ignora del tutto qualora la carnagione e le origini non corrispondano all’italica tradizione. Figuriamoci il desiderio di aiutare.
Indi per cui, dato che la risposta “mi rispecchia totalmente” è risultata quella più coerente per la maggior parte delle domande, ecco l’esito del test: Diagnosi di sociopatia molto grave.
Nel dettaglio, in sintesi: la persona esaminata, nel nostro caso il Governo Meloni nel suo comportamento con le persone migranti, potrebbe non essere in grado di rispettare le norme sociali o le leggi; probabilmente mente e tende a manipolare con frequenza gli altri, e/o prova minor colpevolezza e rimorso del normale. Nei contesti clinici, i casi come il suo in genere richiedono l’attenzione di un medico o di un professionista della salute mentale per determinare la necessità di un trattamento con psicoterapia.
E poi ti chiedi perché la gente muore e di chi è la colpa…
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