Non serve più essere perfetti

Storie e Notizie N. 2259

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C’era una volta la perfezione.
Fino a oggi ci hanno insegnato che è il modello per ciascuno di noi.
L’intelligenza, la bellezza, la forza e soprattutto il successo sono degni di nota soltanto se si esprimono ai massimi della rispettiva potenzialità.
Automaticamente, ciò ha creato umanissime divinità per ciascuna delle suddette qualità, da adorare e omaggiare in ogni istante, incrementandone ricchezza e popolarità con la nostra attenzione.
Nello stesso tempo, le insicurezze e il senso di inadeguatezza sono cresciute a dismisura, più che mai nei giovani  e nelle persone più vulnerabili.
Ebbene, per provare a liberarci da tale dannoso modo di affrontare la vita ci ha pensato una nuova ricerca pubblicata a giugno scorso sull’autorevole rivista Science Advances, dell’American Association for the Advancement of Science.
Secondo gli autori di questa importante scoperta, quando i neuroscienziati pensano alla strategia che un animale o un essere umano potrebbero usare per svolgere qualsiasi compito, spesso propongono una sola strada che rappresenta in teoria il modo ottimale per svolgere quel lavoro. Ma nel mondo reale non funziona quasi mai così e il più delle volte animali e umani preferiscono risolvere quotidianamente ogni singolo problema attraverso strategie tutt’altro che perfette, le quali richiedono l’uso di minori risorse, il che permette loro di approfittare di queste ultime per occuparsi anche di altre urgenze. I responsabili della ricerca hanno definito tali modalità “abbastanza buone”, e malgrado non siano perfette, a lungo andare permettono a tutti noi, comuni mortali, di trovare ogni giorno piccole soluzioni per tutte le nostre esigenze con sforzi contenuti. Il che rappresenta, in ultima analisi, la strategia migliore. Ovvero, maggiormente sostenibile.


Alla fine della fiera, la perfezione è un lusso che possono permettersi solo in pochi.
Forse, una volta per tutte, dovremmo cominciare ad ammirare piuttosto chi là fuori si dimostra in grado di sopravvivere alla giornata con le modeste carte che il destino gli ha donato. Magari, ci vive accanto e ci perdiamo tutto lo spettacolo per contemplare le star senza difetti…

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