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Ha scelto lei

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Storie e Notizie N. 2261 Guarda e ascolta il video podcast su Youtube Ascolta il podcast su Spotify , Apple , Audible , Youtube Music C’era una volta una frase che dovrebbe dirla tutta. È un sacrosanto diritto spiegato in breve. È la conclusione e punto, fine, giammai a capo e ricomincia, bensì per sempre, senza obiezioni e giudizi. E se tutto ciò non bastasse, rappresenta altresì le prime e ultime parole di qualcuno che pronunciandole mette a rischio la propria stessa vita. A riprova di tutto ciò, “ ha scelto lei ” è ciò che ha detto Massimo della sua compagna Deborah. Quest’ultima ha partorito sua figlia e poi è spirata a causa di un tumore ai polmoni, che conosco bene visto che si è portato via mio padre. I due si sono conosciuti dieci anni fa. Hanno capito di amarsi profondamente e hanno deciso di condividere quel dono con un figlio. Un’altra scelta, già, stavolta di due. Ci hanno provato per due anni, ma sembrava non esserci alcuna possibilità, quando a febbraio scorso Debora...

La donna che salva gli alberi e il futuro

Storie e Notizie N. 1957 La storia della donna indigena diventata capo dei guardiani dell’Amazzonia, per proteggerla dalla deforestazione illegale, perché nessun uomo aveva il coraggio di farlo. Mi chiamo Marli Yontep Krikati e sono una donna . Fiera di me stessa e orgogliosa di ogni singolo frammento del pianeta che mi ha messo al mondo. Sono una madre e come tale amo i miei figli . Sono altresì una nonna e come tale amo tutti i figli che verranno . Più di ogni altra cosa, sono un’ indigena e per tale semplice, quanto profonda ragione, la mia vita non ha senso qualora si possa immaginare di tranciar via il legame di sangue e clorofilla che mi lega alla terra, che i ladri di destini chiamano banalmente riserva . Ma tu leggi pure come la primigenia genitrice , a sua volta antenata di quest’ultima e, al contempo, prole di se stessa . Di foglia in foglia, da una goccia d’acqua piovana a una lacrima di incontenibile gioia sul volto di chi è ancora capace di emozionarsi al jazz della na...

Nobel mancati

Storie e Notizie N. 1604 Il premio Nobel per la pace è stato assegnato quest’anno a Denis Mukwege , un medico e attivista congolese considerato il massimo esperto mondiale nella cura di danni fisici interni causati da stupro, e Nadia Murad , un’attivista per i diritti umani irachena. Nell'agosto del 2014, allora giovane studentessa, Nadia fu fatta prigioniera dall'Isis, in seguito a un attacco ai danni del villaggio di Kocho. Almeno 600 persone della comunità yazida furono assassinate, tra loro 6 suoi fratelli. In seguito, con oltre più di 6700 donne, Nadia fu resa schiava, subendo percosse, bruciature di sigarette e abusi di ogni tipo. Tre mesi dopo è riuscita a sfuggire ai suoi carcerieri e a raggiungere Stoccarda, in Germania, divenendo di fatto un’immigrata, una clandestina, una rifugiata e, quattro anni più tardi, un premio Nobel… C’era una volta, quindi il primo mostro che ha violato la tenerezza del futuro nobile . L’aguzzino che ha dato il via agli altri. ...

Io vi sposo

Storie e Notizie N. 1568 Io vi sposo, Marielle e Mônica . Malgrado ogni limite della logica e del possibile, terreno ideale per i folli dall’eccessivo coraggio e gli ingenui scribacchini come il sottoscritto, io vi sposo. Io vi sposo e sarò il celebrante, già. Perché nel luogo dove vive questa pagina e tutte le aspirazioni cancellate dall’odio più vile non conta chi celebri chi o cosa. Quel che vale il prezzo della minima presenza è il tangibile desiderio realizzato che da quello straordinario istante viene scritto colore su colore , giammai nero su bianco . Perché oltre siffatta finestra su uno dei tanti perfetti domani, che abbiamo solo sfiorato, ci son tutte le tinte immaginabili e nessuna si sentirà in diritto di sovrapporsi alle altre. Perdonami, Mônica, che ancora attendi il ritorno di Marielle a un mese dalla sua inaccettabile scomparsa , se in dono a questo sentimento crudelmente ferito offro solo un disegno. E’ forse questa la colpa di una generazione intera di...

Mia madre

Storie e Notizie N. 1553 Otto anni fa il figlio di Phyllis Omido è deceduto a causa di avvelenamento da piombo tramite allattamento materno. Da allora la donna è diventata la principale attivista anti-inquinamento del Kenya ed è stata minacciata, perfino arrestata e obbligata a nascondersi per la sua incolumità. Dopo aver fatto chiudere la fabbrica responsabile con la sua Ong, Centro per la Giustizia, la Governance e l'Azione Ambientale, proprio in questi giorni porterà la sua battaglia ancora una volta in tribunale con lo scopo di ottenere il giusto risarcimento per i familiari delle vittime. Vittime, già, un mondo di vittime… Grazie, madre. Grazie per quello che hai fatto. Grazie di cuore, davvero, per ciò che farai. Ma, soprattutto, grazie per quello che avresti voluto fare e te l’hanno impedito. Perché io è lì, che vivo. E’ in ciò che manca che mi hanno esiliato. E in quel che è ancora possibile, avrò la mia rivincita. Ascoltami, ora. Ascolta la voce che sa meglio di ogni altr...

Storie di donne coraggiose

Storie e Notizie ( pillole ) Le donne guatemalteche hanno deciso di affrontare i giganti del Canada colpevoli di terribili violazioni dei diritti umani. Il gruppo di donne indigene Maya Q'eqchi ha lanciato una sfida legale che potrebbe mettere a serio rischio i vasti interessi minerari dei colossi canadesi del settore. Nei documenti si parla di violenze e abusi, espropri illeciti e case bruciate dagli addetti alla sicurezza degli stessi. Pare che sia la prima volta che qualcuno si erga contro i poteri forti delle miniere in Canada. Sarà forse un caso che tale coraggio sia ancora una volta di natura femminile e, aggiungo, indigena?   Sullo stesso argomento : La situazione è disperata Quando gli eroi hanno bisogno di noi L'ultima festa di Miriam Non è una banca per vecchi Il cognome del marito Compra il mio ultimo libro , Carla senza di Noi Leggi Storie e Notizie del giorno: Tema, cosa sono i virus Leggi anche il racconto della settimana: Vietato so...

Madre e figlio nella casa dove si scrive il futuro

Storie e Notizie N. 1529 I politici giapponesi hanno costretto una loro collega, Yuka Ogata , ad abbandonare la Camera dei deputati, in quanto rea di essersi seduta al banco preposto insieme al figlio di sette mesi, con lo scopo di evidenziare le difficoltà incontrate dai genitori nei casi di grave carenza di strutture per l'infanzia . Da cui, il monito…   Madre e figlio. Lasciate che si scambino sogni e speranze. Nella casa dove cresce il presente. I soli uomini. Uomini soli. Uomini importanti. Uomini importati. Deputati. Disputati. Sostenuti privi di personalità. Personalità sostenute. Costruttori di leader appoggiati. Leader appoggiati. Leader costruiti. Capi con troppi capi. Capi popolari. Capi senza popolo. Sotto borse senza posto. Sottoposti e portaborse. Disonorati onorevoli. Disonorevoli con onore. Senatori morti. Senatori a vita. Consiglieri mal consigliati. Venditori di consiglieri. Compratori di consigli. Sotto segretari. Sotto gregar...

La situazione è disperata

Storie e Notizie N. 1512 Daphne Caruana Galizia , giornalista d'inchiesta impegnata in prima linea contro la corruzione dei cosiddetti poteri forti nell’isola di Malta, e non solo, è stata uccisa il 16 ottobre scorso in un attentato, con il quale è stata fatta saltare in aria la sua auto. Negli ultimi tempi si era dimostrata pessimista sul proprio paese e, vista la prematura fine, i suoi nemici avevano buoni motivi per temerla. Nell'ultimo post pubblicato sul suo blog, proprio il giorno della sua morte, Daphne ha concluso l’articolo con una frase che assume estrema rilevanza a posteriori: ci sono truffatori ovunque si guardi. La situazione è disperata … La situazione è disperata . Certo che lo è. Nel momento. Nel preciso istante in cui la vita migliore esplode e si frantuma ciò che dovrebbe restare intatto nel tempo. Come i ricordi perfetti di giorni ancor più degni di esser rivissuti. Come se la perfezione stessa si dimostrasse inadeguata a evocarli. Lo sc...

Storie di donne: l’ultima festa di Miriam

Storie e Notizie N. 1470 Miriam Rodriguez , attivista e madre impegnata nella ricerca di persone scomparse nello Stato di Tamaulipas, Messico, è stata assassinata lo scorso mercoledì. Nel giorno della ricorrenza messicana della festa della mamma . Questa è la storia dell’ultima e di tutte le altre… Auguri, madre. Salute a te, nell’ultimo giorno a te dedicato. E in quelli a venire. Soprattutto questi ultimi. Perché il pensiero che omaggi davvero il nome e la storia di qualcuno è composto di materia unica e speciale. Vi trovi l’eco di una voce che vibra e si emoziona esclamando il giusto, laddove un moderato e accorato silenzio è il vestito più in voga nei compagni di viaggio. Il riverbero della luce di uno sguardo attento e curioso, pronto a scandagliare i tratti ignorati dalla nostra posticcia dignità, malgrado siano spesso maggiormente in superficie. Più di ogni altra cosa, i profondi solchi sulla via comune impressi da chi è disposto a rischiare ogni passo seguente ...

Storie di donne: non è una banca per vecchi

Storie e Notizie N. 1463 Maria Félix ha 116 anni , è nata alla fine del secolo scorso ed è abbastanza anziana da ricordare la rivoluzione messicana, ma troppo per meritarsi la carta di credito necessaria per ricevere la sua pensione ogni mese. Per la cronaca, 1.200 pesos, 58 euro circa. "Mi hanno detto che il limite è di 110 anni…" ha dichiarato Maria con un sorriso, seduta nel cortile affollato di piante della sua piccola casa a Guadalajara . C’era una volta una banca . Una banca che è il mondo, se ci pensi. La casa che ci siamo costruiti e in cui ci siamo rintanati, convinti che fosse il migliore e soprattutto l’unico possibile. Tra i mondi. Ed essendo mondo, ovvero spazio ampio e variopinto, al suo interno puoi essere davvero tutto. Tutto quel che abbia senso in una banca, ovviamente. Per figurarcela, partiamo subito dai confini. Una linea invalicabile, come ogni decisivo muro che si rispetti, sotto forma di un bancone che riveli il mero essenziale a ent...

Storie di donne

Storie e Notizie N. 1444 Oggi è l’ International Women’s Day 2017… Guardami. Sebbene io sia molto di più di ciò che vedi. Cancellami. O perlomeno, dimenticami. Se l’uso è stato illecito o comunque ingannevole. Tuttavia, avvicinati, se proprio devi, ma solo per capire davvero cosa si nasconda. Dietro forme e colori. Ammirami, non posso di certo impedirtelo. Ma fallo con discrezione. Sogna di me, e anche questo è tua libertà. Ma non incolparmi. Per incubi o insonnie. Non incolparmi affatto, se vuoi mostrar la giusta misura. Mettimi pure lì, dove ogni occhio prima o poi finisce per cadere, ma non ferirmi neppure col pensiero. Consideralo pure un inizio. L’anticamera di un primo appuntamento. E il mattino che indica la retta via al buon giorno. Ma trova il coraggio per aprire il cuore e soprattutto il cervello, oltre agli occhi e a tutti gli altri sopravvalutati sensi. Salvami nella tua memoria. Ma per aver cura del ricordo, giammai per abusarne a tal punto...