Bossi fora dai ball aziende italiane in Tunisia?

Storie e Notizie N. 357

La Storia:

Siamo a Lampedusa.
L’occhio della telecamera giunge dall’alto, dalle più o meno comode poltrone nei salotti con la tv al plasma.
Si abbassa lentamente, centra il proprio bersaglio e zooma su di esso.
Nell’inquadratura si scorgono un centinaio di giovani africani intenti a pulire il centro della città con scope e palette.
Precisamente provengono dal nord dell’Africa.
In generale si tratta di un continente ad alcuni di noi ben noto, vi raccomando i links.
Infatti avrei potuto dire anche Libia, Algeria, Egitto, Marocco, ecc.
Per la cronaca, gli improvvisati spazzini protagonisti della nostra scena sono arrivati dalla Tunisia.
Tra di loro ci sono un padre e un figlio, sui quali la camera si sofferma per un breve istante.
Dissolvenza e nuova scena.
I due, dopo il significativo gesto, li rivediamo al porto, seduti per terra.
Il genitore, a differenza del ragazzo, parla italiano ed è riuscito farsi dare un quotidiano da un poliziotto gentile.
Ce ne sono anche a Lampedusa, ne sono certo.
Il padre è colpito da una notizia in particolare.
Riguarda il commento di un Ministro.
Un Ministro della Repubblica Italiana.
Il Ministro delle Riforme per il Federalismo Umberto Bossi.
Quest’ultimo, alla domanda su quale soluzione dare al problema dei più di seimila stranieri giunti sull’isola, ha risposto: Fora dai ball.
Malgrado l’uomo non conosca l’Italiano alla perfezione, capisce facilmente cosa tale dialettale espressione significhi.
Estremamente irritato, si alza in piedi, accartoccia il giornale e lo getta in terra.
Un gesto dal significato completamente opposto a quello compiuto poco prima.
Il figlio, che con riluttanza aveva seguito il padre nella suddetta pacifica manifestazione, rimane alquanto colpito.
Lo aveva quasi convinto che avevano fatto una cosa giusta.
Si alza anche lui e chiede lumi al genitore.
Questi non vorrebbe perdere il controllo davanti al ragazzo.
Ha fatto di tutto sino a quel momento per trasmettergli un atteggiamento di apertura e gratitudine verso il paese in cui sono giunti.
Tuttavia, ripensa ancora una volta alle parole del ministro e sbotta.
La traduzione è in sintesi la seguente:
Fora dai ball? Dobbiamo andare fora dai ball?! Va bene, d’accordo! Ce ne andiamo fora dai ball! Ma allora anche le imprese italiane che sfruttano la manodopera a basso costo nel mio paese se ne devono andare fora dai ball! Ci sto, noi ce ne andiamo fora dai ball. E allora, siccome le conosco bene perché lavoravo al comune, se ne vadano fora dai ball Benetton, Alitalia, Eni, Agip, Fiat, Miroglio, Marzotto, Tacchini, Diet, Carta Isnardo, Calatrasi, Colacem e tutte le trecento aziende italiane che lavorano in Tunisia, la maggior parte del nord…
Il ragazzo è sempre più perplesso.
Il padre non ha tradotto la frase incriminata e lui non ha affatto capito il senso dello sfogo.
L’uomo si calma e osserva il giovane per qualche secondo.
Quindi si china e raccoglie il giornale, lo ripiega con cura, e chiede scusa al figlio.
Per fortuna si rammenta che ci sono in gioco cose più importanti di un ministro che ricopre vergognosamente tale ruolo.
Come il rispetto di se stessi e soprattutto il sacrosanto diritto ad una vita dignitosa…



Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.