Marea nera Nuova Zelanda: cioccolato, non petrolio

Storie e Notizie N. 442

State tranquilli.
No, non vi alzate dalle poltrone, è tutto a posto.
Sto bene, sto alla grande, non vi preoccupate per me.
Noi pinguini abbiamo sette vite.
I gatti? No, è un falso, quelli muoiono come mosche, basta farsi un giro sulle vostre strade per vederli appiattiti sull’asfalto come nei cartoni animati.
Eh, se non vi fermate quando investite i vostri simili, figuriamoci se noi bestiole meritiamo maggior sensibilità.
O umanità, fate voi.
La marea nera? Volete dire quella che ha colpito gli Stati Uniti nel golfo del Messico? No, perché se vi riferite alla Nuova Zelanda, su Wikipedia italiano la Marea Nera è quella Marea Nera e stop.
Petrolio nel mare? Ma chi ve l’ha detto?
Quello è cioccolato!
E’ nero e squisito cioccolato. Tra l’altro è fondente, come piace a me.
Disastro ambientale, dite?
Mi chiedo chi sia a mandare in giro queste notizie infondate.
No, dico, se si fosse trattato di un disastro ambientale, non credete che oggi ne avreste trovato menzione sulle prime pagine dei maggiori quotidiani?
Che so, sul Corriere della Sera o La Repubblica, oppure The Times nel Regno Unito o il New York Times negli Stati Uniti.
D’altra parte, se proprio vogliamo prendere sul serio alcune di queste farneticanti voci, si parla di… quanto? 300 tonnellate?
Una marea nera che si rispetti deve riguardare perlomeno migliaia di tonnellate.
Inoltre, qualcuno di voi sa cos’è l’acido tricloroisocianurico?
Andiamo, saprete pure alla perfezione cosa significano bunga bunga o forza gnocca, ma sul petrolio ne sapete quanto me, dai.
Ecco perché se vi dico che si tratta di cioccolato vi deve bastare.
Tanto, finché non vi tufferete in acqua e lo assaggerete di persona, che sia cioccolato o petrolio, cosa cambia per voi?
Io sto bene, mi faccio una doccia e la vita ricomincia.
Non è successo niente.
Non vedete come scoppio di salute?


La Notizia (Wildlife Preservation): Marea nera sulle coste della Nuova Zelanda disastrosa per fauna e spiagge.