Processo di Norimberga del terzo millennio

Storie e Notizie N. 1586

La storia si può ripetere, così come i suoi errori e le sue condanne. Il testo che segue è (assai poco) liberamente ispirato al discorso conclusivo del Processo di Norimberga, avvenuto dal 20 novembre 1945 al 1º ottobre 1946, da parte del procuratore Robert Jackson.
Perché gli immigrati sono ogni giorno di più gli Ebrei di oggi, e quando finalmente lo capiremo sarà forse troppo tardi…


È impossibile, in questa conclusione, fare di più che evidenziare quantità incancellabili di punti vitali del tetro e avvilente dato di questo processo.
Testimonianze di atrocità su vasta scala, di tale crudeltà e disumanità, storie di deportazioni di massa, di popoli ridotti in schiavitù e di annientamento delle minoranze.
Eventi che passeranno alla storia come il lato oscuro di questo ventunesimo secolo.


La vergogna, la depravazione, il terrore erano all'ordine del giorno.
Immigrati arrestati senza capi di accusa, imprigionati senza difensori, deportati senza processo.
Famiglie bloccate al confine, i cui componenti venivano rinchiusi in centri di detenzione e i loro figli sparsi ovunque.
I governi razzisti e populisti rimarranno nel libro nero della storia per la loro persecuzione contro gli stranieri.
La più capillare e terribile persecuzione di questo secolo.
Così accurata e priva di scrupoli nel programma che gli immigrati come esseri umani non esistono.
Le generazioni future ricorderanno questi anni. Se noi non possiamo eliminare le cause, o impedire che si ripetano questi barbari eventi, questo secolo però può riuscire ad aprire le porte – di nuovo - all'era della civiltà.
È giunto il momento di pronunciare il verdetto e se il nostro lavoro vi è sembrato duro e senza mezzi termini è perché l'evidenza dei fatti lo ha reso così.
Uno studio degli imputati rivela che a dispetto delle liti tra di loro, ognuno ha giocato un ruolo cha calzava perfettamente con quello dell'altro e tutti si sono dichiarati non colpevoli.
Sono stati questi uomini tra milioni di altri, questi uomini alla guida di milioni di altri a creare i vari Trump, Salvini e Orbán.
Essi intossicarono questi signori, individui particolarmente vulnerabili al potere e all'adulazione.
Alimentarono il loro odio, accrebbero le loro paure.
Gli misero in mano un'arma carica e lasciarono a loro il compito di premere il grilletto, e quando lo fecero tutti loro a quel punto applaudirono.
Le colpe di leader come Trump, Salvini e Orbán sono state ammesse da alcuni imputati con riluttanza, da altri con spirito di vendetta. Ma le colpe di costoro sono le colpe di tutti quelli che sono ora seduti al banco.
Chiedono al tribunale di dichiararli non colpevoli di aver pianificato, eseguito, cospirato e commesso quella lunghissima catena di orrori.
Se voi giudici dichiarerete questi uomini non colpevoli sarebbe come se aveste dichiarato che non c'è mai stato alcun crimine. Che nessun crimine è stato commesso...


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