Il clandestino

“Attenzione”, hanno gridato a perdifiato quando mi hanno visto, “c’è un clandestino a bordo!”
Io sarei cosa? Un clandestino? Questo sono per voi? Ma come è stato possibile?
Eppure ho tentato in mille modi di farmi capire, supplicandoli, cercando di far loro comprendere che in questo modo sarei morto di sicuro.
Niente da fare.
Senza indugio mi hanno sollevato per condurmi giù dalla nave, la quale stava giustappunto per salpare.
“Scusate, però”, ho provato ad argomentare, “questa barca è gigantesca, non venite a dirmi che non avete spazio anche per me...”
Non sono venuti affatto a dirmelo, per la cronaca.
È una questione personale.
Perché è il sottoscritto in particolare a essere persona non gradita…

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