La guerra sullo sfondo
Storie e Notizie N. 2048
Notando come l'invasione dell'Ucraina è pian piano scomparsa dalle prime pagine delle principali testate nostrane...
C’era una volta la guerra in prima pagina, signore e signori di carta e inchiostro abbigliati.
La sanguinosa storia che, come altre, si guadagnò il podio nel racconto delle cose del mondo.
Con accanto le vicende, i pensieri e i sogni, o incubi, di coloro che la guerra la fanno per scelta o sono solo costretti dalla geografia, più che dal sangue e il destino.
Tra chi si oppone a essa con un’altra guerra, o chi è disposto a usare ogni altro mezzo, sino a osar perfino tirare in ballo la pace.
Con chi di guerra ne parla o straparla sino a strapparsi i congiuntivi.
E chi ha tutte le risposte anche laddove la domanda sia fuori luogo, scorretta o addirittura non si tratti affatto di una domanda, ma soltanto un altro modo per citar se stessi.
Assieme a chi tifa per l’uno o per l’altro, a dispetto di chi saggiamente si tira fuori da tale schieramento di poltrone svuotate di senno e coscienza, perché la famosa polarizzazione del discorso, quando sono in gioco vite umane, è solo uno dei più disumani sport praticati dalle popolazioni alienate dalla realtà sfiorabile.
Ebbene, c’era una volta, già, perché prima o poi quel giorno arriva per tutte le guerre. E senza chiamare in causa per l’ennesima volta l’ormai infinito conflitto tra Israele e Palestina, è sufficiente spostarci in Mali - nonostante soltanto quest’anno siano stati uccisi più di duemila civili – nello Yemen – dove per raccontare la sottovalutata verità delle notizie si rischia la vita – e nel Tigrè – i cui abitanti arrivano ad affermare che per loro è morte in ogni caso -, per vedere che lo stesso destino, che ti vede scomparire del tutto dalle prime pagine dei quotidiani, dopo quattro mesi e poco più inesorabilmente tocca anche all’invasione russa dell’Ucraina: niente di niente, neppure un trafiletto, al massimo un misero riquadro nel basso, ma nulla al confronto della fine dell’amore tra il noto calciatore e la celebre showgirl.
Perché oramai è anch’essa diventata una delle molte, dimenticate, trascurate e quietamente tollerate.
Guerre sullo sfondo...
Iscriviti per ricevere la Newsletter per Email