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Visualizzazione dei post con l'etichetta racconti di guerra

Teatro di guerra

Storie e Notizie N. 2001 No, non si tratta di un omaggio al seppur bellissimo film di Mario Martone, malgrado qualche assonanza tra l’ assedio di Sarajevo da parte delle forze jugoslave e serbo bosniache e ciò che sta accadendo in Ucraina ci sia. È al contrario il racconto di un teatro ben più vasto e con un cartellone assai più prolungato nel tempo di un film o della sua trama. Per certi versi potremmo definirlo il teatro per eccellenza, ragionando in termini di Storia o anche solo rappresentazione di quest’ultima, in quanto manda in scena da sempre il medesimo spettacolo. È inevitabile poiché la sola alternativa all’oggetto di tale narrazione è il viaggio . E quest'ultimo, da che mondo è mondo, si vive in prima persona oppure vuol dire davvero che non ti sei mai mosso dalla poltrona. Nel nostro caso, invece, non conta se rimani immobile a osservare, giacché è soprattutto in quel caso che stai condizionando maggiormente la pièce e ogni suo personaggio. Sto parlando della Guerr...

La guerra spiegata ai ragazzi

Storie e Notizie N. 1464 "C'è la possibilità che si possa finire per avere un grande conflitto con la Corea del Nord. Assolutamente", ha dichiarato il presidente degli USA alla stampa. "Ci piacerebbe risolvere le cose diplomaticamente, ma è molto difficile", ha aggiunto. C’era una volta una storia . Ovvero, quella che conosciamo meglio al mondo, noi cosiddetti grandi . Perché non è affatto vero che la pace sia la scelta più facile, maggiormente logica e meglio comprensibile. Soprattutto da chi è tormentato da incubi tutt’altro che semplici, guidato da una mente per nulla razionale e non considera affatto la conoscenza dei fatti come una priorità per decidere la rotta. E così che la guerra ha avuto inizio la prima volta, all’alba dei tempi. Comincia sempre in questo modo, sai? Non con le armi e i colpi mortali, con le ferite aperte e la battaglia. Si parte con gli sguardi feroci. E le espressioni torve. I gesti ostili. E le mancanze di cortesia....

Storie di guerra alla guerra

Storie e Notizie N. 1456 Almeno 70 persone sono morte nel nord della Siria a causa dell’esposizione a un gas tossico che i sopravvissuti hanno attribuito ad aerei da guerra. L’attacco è stato già condannato pubblicamente nel mondo, mentre Gran Bretagna e Unione europea hanno puntato il dito sul governo siriano per la carneficina. In particolare, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito la strage un atto “ atroce ” che “ non può essere ignorato dal mondo civilizzato ”. Chiamatemi prevenuto, ma le reazioni del mondo civilizzato mi inquietano quasi quanto gli atti atroci… C’era una volta la guerra alla pace . E’ la più famosa e la più diffusa. E’ la guerra. E’ il fare quotidiano. E l’agire che ferì. Che cancellò. Che creò vuoti di umanità e pieni d’odio. Se la conosci, la eviti. Se la conosci davvero, la odi. Se la conosci da vicino, odi chi la usa. Ma se affermi di non conoscerla affatto, guardati allo specchio e cerca le mani. Qualcosa di rosso, ...

Storie di guerra: Evacuazione Aleppo non appena possibile

Sottotitolo : La difficile vita di chi racconta storie e notizie Storie e Notizie N.1420 Un'operazione a lungo attesa per evacuare le persone provenienti dai quartieri assediati a est di Aleppo è cominciata. L' evacuazione è stata inizialmente ritardata dopo che sono giunte notizie che i combattenti del governo siriano avevano aperto il fuoco contro un convoglio che si preparava a lasciare le zone controllate dai ribelli. Il presidente russo, Putin, e il suo omologo turco, Erdogan, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta nella notte di ieri sollecitando la fine delle violazioni del cessate il fuoco e "riaffermato il loro impegno a iniziare l'evacuazione dei civili e l'opposizione attraverso corridoi sicuri, non appena possibile". Già, ‘non appena possibile’, come l’ azione rapida di cui si parlava ieri. Nel frattempo le parole scorrono in sovraimpressione sulle miserie trascurabili e cambiano, con i nomi degli attori in cartellone, cambiano e l...

Storie di guerre senza testimoni e asteroidi

Storie e Notizie N. 1362 “Dobbiamo porre maggior enfasi sulla popolazione civile ”, ha dichiarato uno dei giornalisti liberati di recente in Siria, Ángel Sastre . “Perché le guerre senza testimoni sono il peggior tipo di guerre…” Storie ignorate, frammenti trascurabili che ci passano accanto veloci, come il piccolo LT1 che sfiora il nostro pianeta, ma viene scoperto solo tre giorni prima… Siamo tanti. Troppi. Siamo come asteroidi dal nome facile. Da dimenticare. Siamo come comete dalla coda mozzata e dalla vita breve, perché tale è lo spazio guadagnato sui giornali e quando accade è sempre troppo tardi. Come una ragazzina di sedici anni che muore di overdose in un ospedale abbandonato della capitale. Non proveniamo da un film di denuncia del secolo scorso. Accade davvero, nel 2016, non negli anni settanta. Siamo il migrante ucciso e tutto ricomincia. Perché se lo meritava, no? Perché era violento, disturbato e fuori di sé. Perché era migrante e sarebbe bastato, si...

Storie di guerra: Non in mio nome a Roma per Parigi

Storie e Notizie N. 1291 Domani ci sarà una manifestazione a Roma. Leggo che “l'obiettivo è quello di condannare con forza la recente strage di Parigi, esprimendo il più profondo sentimento di vicinanza al popolo francese”. Non in mio nome, not in my name. Se oggi fossi credente, lo penserei. Forse lo sussurrerei. Magari lo direi anche. Di sicuro lo esclamerei se fossi di qualsivoglia fede, innanzi a coloro che usino quest'ultima per diffondere sfiducia, il proprio dio per vederlo azzannare quello altrui, i propri idoli per crocifiggere il presunto avversario. Not in my name, non in mio nome. Lo griderei a squarciagola ascoltando quelli che, come avvoltoi con il becco sempre puntato nelle zone più indifese della terra, non mancano di gettarsi a sbranare la temibile fiera disegnata dai signori della notizia. E mai sazi, son pronti ad azzannare qualunque preda che in qualche modo possa essere tirata in ballo. Nel piatto. Non in mio nome, not in my name. Pot...

Storie di guerra: Adesso che facciamo?

Storie e Notizie N. 1290 I colpi hanno smesso di tuonare. Il sangue ha macchiato la via. E l’ottusa brutalità umana, altro che nera signora, ha mietuto altre vittime. “Adesso che facciamo?” chiede il bambino. La madre coglie le parole come un battito d’ali di farfalla agli antipodi, il proverbiale effetto per i terremoti di serie B. Ogni atomo che compone la donna è violentemente proteso verso il centro esatto del buco nero che ha ingoiato l’amore della sua vita. Ovvero l’altro . Beati coloro che possano agevolmente godere del più facile tra i rimedi al dolore. Assecondarlo del tutto. Affinché il fiume scorra e si riesca addirittura a immaginare di osservarne un giorno i riflessi da lassù. Oltre. Qualunque approdo che sia in qualche modo definibile lontano. Tuttavia, al netto di una indicibile tragedia, ci sono taluni che non hanno la medesima buona sorte, se così possiamo chiamarla. E il più assordante dei richiami li incatena alla terra. L’amore che sopravvive. Che...

Storie di guerra: la Giornata delle Forze…

Storie e Notizie N. 1282 Auguri, tanti auguri a voi. Che siete lì, da qualche parte. In una stanza affollata di vite e bisogni a instillar speranza. Attingendo a quella che non avete mai avuto, per voi. Ed è questo il vero miracolo, altro che magiche lacrime piovute dal nulla. Auguri, davvero. Amazzoni e guerrieri dal candido mantello, che con bisturi indomiti e coraggiosi stetoscopi salvate dalle fiamme la vita che sopravvive. Al dono della pace non richiesta. I migliori auguri a te, solo. Altrettanti a te, sola. Che malgrado il mondo corra nella direzione opposta, voltate le spalle al traguardo e scendete giù, là sotto. Dove le esistenze lente respirano a fatica. Dove non ci sarà alcunché da vincere. E una sconfitta onorevole sarà il meglio che potrà capitare. Eppure siete lì. Eppure ci tornate perfino l’anno seguente. Molti auguri, anzi tutti quelli che posso, a voi. Occhi e orecchie che prestano se stesse alle urla rimaste in tavola. E ai mormori celati al d...

Storie di guerra: gli uccisi per errore

Storie e Notizie N. 1277 A Gerusalemme, da qualche parte, dove si racconta la Storia . Dall’alto. Molto in alto. Dove le cose del mondo devono necessariamente. Risultar piccole. E confuse. “Un uomo è stato ucciso”, fa la voce che ha visto . “Che uomo?” chiede la voce che scrive . “Un palestinese”, risponde l’altra. “Un palestinese è stato ucciso”, scrive la seconda. “Un palestinese è stato…” si accinge ad annunciare la voce che diffonderà , prima di venire interrotta. “Fermi tutti”, fa la voce che ha visto , “si tratta di un eritreo .” “Cosa scrivo, allora?” domanda la seconda voce. “Cosa diffondo, quindi?” chiede la terza. “ Eritreo ucciso per errore ”, risponde la prima. “Eritreo ucciso per errore”, ripete la voce che scrive . “Un eritreo è stato ucciso per errore”, echeggia la voce che diffonderà . “Un altro uomo è stato ucciso”, informa poco dopo la voce che ha visto . “Che uomo?” la interroga la voce che scrive. “Un palestinese”, risponde la prima voce. “Se...

Storie di guerra: Nicholas Winton cosa insegna oggi

Storie e Notizie N.1245 C’era una volta la storia di Nicholas Winton . C’era una volta lo Schindler britannico. E c’era una volta l’uomo che tra il 1938 e il 1939, nell’allora Cecoslovacchia, salvò 699 bambini ebrei dai campi di concentramento. Come una sorta di meravigliose lettere intrise di futuro ebbe l’idea di spedirli via treno in Gran Bretagna presso famiglie da lui stesso individuate. Nicholas è morto ieri, il primo di luglio, ma il suo straordinario gesto di eroismo fu scoperto solo nel 1988, allorché sua moglie Greta trovò le prove del medesimo in un vecchio album di foto. E la morale della storia è… Che i veri eroi non si vantano delle proprie imprese? Forse, anzi, sì, è probabile. Ma c’è anche altro, il racconto è ricco e complesso e il protagonista lo è altrettanto. Che pure per questa ragione è importante lo studio della storia passata, poiché puoi sempre portare alla luce esempi lodevoli per umanità e spirito di fratellanza? Sicuro, è indubbio, non sappia...

Storie di guerra: Centenario prima guerra mondiale Italia

Storie e Notizie N. 1228 C’era una volta, cent’anni addietro, un mago. Un beffardo e abile mago. E’ il tempo, dicevano, guardate che è il tempo. Per alcuni il trascorrere del tempo è magia. Buona o malvagia che sia, dipende ogni volta dal pubblico. Perché la magia è nelle intenzioni, nessuna novità, ma la luce dell’inganno brillerà sempre negli occhi di guarda. Il 24 maggio del 1915 il mago beffardo e abile, che alcuni sostenevano essere il tempo, prese la propria bacchetta con una mano e con l’altra afferrò la prima parola che di lì transitasse. Follia , scelse a caso. Davvero, fu proprio una mera accidentalità che proprio siffatta parola fu invitata in scena. Perché si dovrebbe essere proprio perdutamente dissennati per sceglierla con nitida consapevolezza. La follia. L’uomo agitò la magica arma di distrazione di massa e diede un colpo netto alla parola. Alle lettere, certo. Alla fonetica e alla semantica del lemma in questione, vennero tirati in ballo pure i sinonimi...

Storie di guerra: Hiroo Onoda ultimo soldato giapponese

Storie e Notizie N. 1041 Nonostante la fine della guerra dichiarata nel 1945, ha continuato a combattere nella giungla sino al 1974… Mi chiamo Hiroo Onoda e non mi arrendo. Questo si potrebbe scrivere ora, sulla mia lapide. Monumento a memoria di una storia che oggi si conclude. La storia di un soldato. Di Hiroo Onoda e la sua guerra. Questo potrebbe esserne il sottotitolo. Nondimeno, c’è guerra e guerra, e ciò che la contraddistingue sono più che mai le cause. Le reali cause. Soprattutto contro chi. Il nemico. Quello vero. Tuttavia, come spesso accade, in ogni storia se ne celano altre. Invisibili ai più. Tranne che al protagonista. Sono le gioie e al contempo i dolori del prim’attore. Occupando perennemente il copione, non può azzardarsi a sostenere di non aver visto. Di non aver capito. Perché magari era voltato dall’altra parte. Sì, certo, capita talvolta che una scelta ci obblighi con tale veemenza a fissare un orizzonte tra i molti che non si possa consider...