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Visualizzazione dei post con l'etichetta storie contro la guerra

Faccio a pezzi tutto

Storie e Notizie N. 2021 Strano giorno, oggi, uno di quelli che difficilmente dimenticherò, ne sono certa, sicuro che sì. Ma cominciamo dall’inizio, di norma ancora il modo migliore per spiegarsi meglio. Mi sveglio all’improvviso per il rumore. È un frastuono terrificante, causato da qualcosa che colpisce qualcos’altro con immane violenza. Mi stropiccio gli occhi per capire se sto ancora sognando, ma non è così, è tutto vero e il suddetto baccano è più vicino di ciò che penso. Così salto giù dal letto ed esco dalla camera agitata senza curarmi di infilare le pantofole. Entro in cucina e trovo mamma appoggiata al lavello con sguardo perso nel vuoto, nonostante il fracasso si faccia ulteriormente alto. «Mamma… cosa succede?» «Oh, Sara… buongiorno, ti ha svegliato?» «Chi?» «Papà.» «Cos’è questo casino?» «È tuo padre, amore, credo sia impazzito…» «Papà? Ma che dici, se è la persona più calma del mondo.» «Non stavolta, non oggi. Vuoi fare colazione intanto? Non devi far tardi a scuola, ti h...

Arrivederci in una foto

Storie e Notizie N. 1566 Era il 1985 . A Beirut, tra guerra e guerra. Civile e incivile, tollerata e intollerabile, lontana e più che mai vicina. Perché questo è ciò porta in dote l’uomo contro l’uomo. Confonde gli opposti tra loro, nella violenta mischia di odio e sangue. Sullo sfondo, Samar , nella veridicità del bianco e il nero, contrasti del passato e, malgrado l’illusione del colore, tali anche oggi. Con la donna, una bimba. Con lei, un sguardo intriso di dignità e fierezza, malgrado le ferite. Con entrambe, le ombre del massacro ancora calde. Malgrado la gamba sinistra prematuramente cancellata dal peggior editor del mondo. L’ottusa guerra, già, ancora lei, sempre lei. Dall’altro lato dell’obiettivo, Maher . Un ladro di immagini, ma di quelli buoni. Una versione atipica di Robin Hood , che ruba memoria laddove si faccia di tutto per disintegrarla, per poi donarla ai posteri. Affinché vedano l’indomani ciò che ieri è transitato invano sotto gli occhi dei p...

La guerra spiegata ai ragazzi

Storie e Notizie N. 1464 "C'è la possibilità che si possa finire per avere un grande conflitto con la Corea del Nord. Assolutamente", ha dichiarato il presidente degli USA alla stampa. "Ci piacerebbe risolvere le cose diplomaticamente, ma è molto difficile", ha aggiunto. C’era una volta una storia . Ovvero, quella che conosciamo meglio al mondo, noi cosiddetti grandi . Perché non è affatto vero che la pace sia la scelta più facile, maggiormente logica e meglio comprensibile. Soprattutto da chi è tormentato da incubi tutt’altro che semplici, guidato da una mente per nulla razionale e non considera affatto la conoscenza dei fatti come una priorità per decidere la rotta. E così che la guerra ha avuto inizio la prima volta, all’alba dei tempi. Comincia sempre in questo modo, sai? Non con le armi e i colpi mortali, con le ferite aperte e la battaglia. Si parte con gli sguardi feroci. E le espressioni torve. I gesti ostili. E le mancanze di cortesia....

Storie di guerra alla guerra

Storie e Notizie N. 1456 Almeno 70 persone sono morte nel nord della Siria a causa dell’esposizione a un gas tossico che i sopravvissuti hanno attribuito ad aerei da guerra. L’attacco è stato già condannato pubblicamente nel mondo, mentre Gran Bretagna e Unione europea hanno puntato il dito sul governo siriano per la carneficina. In particolare, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito la strage un atto “ atroce ” che “ non può essere ignorato dal mondo civilizzato ”. Chiamatemi prevenuto, ma le reazioni del mondo civilizzato mi inquietano quasi quanto gli atti atroci… C’era una volta la guerra alla pace . E’ la più famosa e la più diffusa. E’ la guerra. E’ il fare quotidiano. E l’agire che ferì. Che cancellò. Che creò vuoti di umanità e pieni d’odio. Se la conosci, la eviti. Se la conosci davvero, la odi. Se la conosci da vicino, odi chi la usa. Ma se affermi di non conoscerla affatto, guardati allo specchio e cerca le mani. Qualcosa di rosso, ...

Storie di guerra in Iraq: rapporto Chilcot ultima possibilità

Storie e Notizie N. 1373 Durante la conferenza stampa in occasione dell’inchiesta sulla guerra in Iraq condotta da John Chilcot, quest’ultimo ha dichiarato poco fa che la soluzione militare non era affatto l’ultima disponibile e che l’allora primo ministro britannico Tony Blair esagerò le motivazioni per l’intervento del 2003. Tutto questo a tredici anni dalla guerra che, secondo Iraq Body Count, provocò durante l’invasione la morte di 7.500 persone solo per quanto riguarda i civili, fino ad arrivare a più di 600.000 nel 2006 per la rivista The Lancet. Tutto questo nei giorni in cui gli attentati a Baghdad hanno causato la cifra record di 250 morti, tra cui molti bambini. Tutto questo e molto altro. L’ultima possibilità. Eccola, l’ultima. Ecco cos’è, l’ultima possibilità. E’ come un punto cardinale, una costante, un segno sulla via che definisce noi. Come l’orizzonte che tutti, volenti o nolenti, possiamo al meglio immaginare. E allora, stabilito il fulcro della storia, decise le regol...

Storie di guerra: E’ scoppiata la guerra

 Storie e Notizie N. 1297 Putin minaccia Erdogan che controbatte, sostenuto da Obama, mentre Cameron dice sì alle bombe dopo che la Merkel ha detto a sua volta sì a Hollande sull’invio di truppe. Nel frattempo Renzi aspetta. Secondo un copione scontato… E’ scoppiata la guerra. Corriamo, andiamo a nasconderci. A salvarci. A schierarci. E a scontrarci tra noi quando è ormai troppo tardi. E’ solo un attentato, dicono. E’ il terrorismo, spiegano. Sì, ho capito, l’eco dell’esplosione è vicina, ci sfiora e lentamente invade. La pace in terra agli uomini di scarsa volontà. Di interessarsi all’orizzonte comune, laddove l’odore del sangue sia estraneo. Nondimeno, uguale è la meta a cui tende il piccolo come il grande, sia l’opulento che il derubato. La vittima e il carnefice. Colui che vive. E colui che sopravvive. E’ scoppiata la guerra, basta con le chiacchiere. Prendi posizione. Tra il coraggio e la viltà. Le sole facce dell’unica moneta con cui acquistare un posto nella Storia. Cancella...

Storie di guerra: Non in mio nome a Roma per Parigi

Storie e Notizie N. 1291 Domani ci sarà una manifestazione a Roma. Leggo che “l'obiettivo è quello di condannare con forza la recente strage di Parigi, esprimendo il più profondo sentimento di vicinanza al popolo francese”. Non in mio nome, not in my name. Se oggi fossi credente, lo penserei. Forse lo sussurrerei. Magari lo direi anche. Di sicuro lo esclamerei se fossi di qualsivoglia fede, innanzi a coloro che usino quest'ultima per diffondere sfiducia, il proprio dio per vederlo azzannare quello altrui, i propri idoli per crocifiggere il presunto avversario. Not in my name, non in mio nome. Lo griderei a squarciagola ascoltando quelli che, come avvoltoi con il becco sempre puntato nelle zone più indifese della terra, non mancano di gettarsi a sbranare la temibile fiera disegnata dai signori della notizia. E mai sazi, son pronti ad azzannare qualunque preda che in qualche modo possa essere tirata in ballo. Nel piatto. Non in mio nome, not in my name. Pot...

Storie di guerra: Adesso che facciamo?

Storie e Notizie N. 1290 I colpi hanno smesso di tuonare. Il sangue ha macchiato la via. E l’ottusa brutalità umana, altro che nera signora, ha mietuto altre vittime. “Adesso che facciamo?” chiede il bambino. La madre coglie le parole come un battito d’ali di farfalla agli antipodi, il proverbiale effetto per i terremoti di serie B. Ogni atomo che compone la donna è violentemente proteso verso il centro esatto del buco nero che ha ingoiato l’amore della sua vita. Ovvero l’altro . Beati coloro che possano agevolmente godere del più facile tra i rimedi al dolore. Assecondarlo del tutto. Affinché il fiume scorra e si riesca addirittura a immaginare di osservarne un giorno i riflessi da lassù. Oltre. Qualunque approdo che sia in qualche modo definibile lontano. Tuttavia, al netto di una indicibile tragedia, ci sono taluni che non hanno la medesima buona sorte, se così possiamo chiamarla. E il più assordante dei richiami li incatena alla terra. L’amore che sopravvive. Che...

Storie di guerra: la Giornata delle Forze…

Storie e Notizie N. 1282 Auguri, tanti auguri a voi. Che siete lì, da qualche parte. In una stanza affollata di vite e bisogni a instillar speranza. Attingendo a quella che non avete mai avuto, per voi. Ed è questo il vero miracolo, altro che magiche lacrime piovute dal nulla. Auguri, davvero. Amazzoni e guerrieri dal candido mantello, che con bisturi indomiti e coraggiosi stetoscopi salvate dalle fiamme la vita che sopravvive. Al dono della pace non richiesta. I migliori auguri a te, solo. Altrettanti a te, sola. Che malgrado il mondo corra nella direzione opposta, voltate le spalle al traguardo e scendete giù, là sotto. Dove le esistenze lente respirano a fatica. Dove non ci sarà alcunché da vincere. E una sconfitta onorevole sarà il meglio che potrà capitare. Eppure siete lì. Eppure ci tornate perfino l’anno seguente. Molti auguri, anzi tutti quelli che posso, a voi. Occhi e orecchie che prestano se stesse alle urla rimaste in tavola. E ai mormori celati al d...

Storie di guerra: gli uccisi per errore

Storie e Notizie N. 1277 A Gerusalemme, da qualche parte, dove si racconta la Storia . Dall’alto. Molto in alto. Dove le cose del mondo devono necessariamente. Risultar piccole. E confuse. “Un uomo è stato ucciso”, fa la voce che ha visto . “Che uomo?” chiede la voce che scrive . “Un palestinese”, risponde l’altra. “Un palestinese è stato ucciso”, scrive la seconda. “Un palestinese è stato…” si accinge ad annunciare la voce che diffonderà , prima di venire interrotta. “Fermi tutti”, fa la voce che ha visto , “si tratta di un eritreo .” “Cosa scrivo, allora?” domanda la seconda voce. “Cosa diffondo, quindi?” chiede la terza. “ Eritreo ucciso per errore ”, risponde la prima. “Eritreo ucciso per errore”, ripete la voce che scrive . “Un eritreo è stato ucciso per errore”, echeggia la voce che diffonderà . “Un altro uomo è stato ucciso”, informa poco dopo la voce che ha visto . “Che uomo?” la interroga la voce che scrive. “Un palestinese”, risponde la prima voce. “Se...

Storie di guerra: Nicholas Winton cosa insegna oggi

Storie e Notizie N.1245 C’era una volta la storia di Nicholas Winton . C’era una volta lo Schindler britannico. E c’era una volta l’uomo che tra il 1938 e il 1939, nell’allora Cecoslovacchia, salvò 699 bambini ebrei dai campi di concentramento. Come una sorta di meravigliose lettere intrise di futuro ebbe l’idea di spedirli via treno in Gran Bretagna presso famiglie da lui stesso individuate. Nicholas è morto ieri, il primo di luglio, ma il suo straordinario gesto di eroismo fu scoperto solo nel 1988, allorché sua moglie Greta trovò le prove del medesimo in un vecchio album di foto. E la morale della storia è… Che i veri eroi non si vantano delle proprie imprese? Forse, anzi, sì, è probabile. Ma c’è anche altro, il racconto è ricco e complesso e il protagonista lo è altrettanto. Che pure per questa ragione è importante lo studio della storia passata, poiché puoi sempre portare alla luce esempi lodevoli per umanità e spirito di fratellanza? Sicuro, è indubbio, non sappia...

Storie di guerra: Centenario prima guerra mondiale Italia

Storie e Notizie N. 1228 C’era una volta, cent’anni addietro, un mago. Un beffardo e abile mago. E’ il tempo, dicevano, guardate che è il tempo. Per alcuni il trascorrere del tempo è magia. Buona o malvagia che sia, dipende ogni volta dal pubblico. Perché la magia è nelle intenzioni, nessuna novità, ma la luce dell’inganno brillerà sempre negli occhi di guarda. Il 24 maggio del 1915 il mago beffardo e abile, che alcuni sostenevano essere il tempo, prese la propria bacchetta con una mano e con l’altra afferrò la prima parola che di lì transitasse. Follia , scelse a caso. Davvero, fu proprio una mera accidentalità che proprio siffatta parola fu invitata in scena. Perché si dovrebbe essere proprio perdutamente dissennati per sceglierla con nitida consapevolezza. La follia. L’uomo agitò la magica arma di distrazione di massa e diede un colpo netto alla parola. Alle lettere, certo. Alla fonetica e alla semantica del lemma in questione, vennero tirati in ballo pure i sinonimi...

Storie di guerra: Hiroo Onoda ultimo soldato giapponese

Storie e Notizie N. 1041 Nonostante la fine della guerra dichiarata nel 1945, ha continuato a combattere nella giungla sino al 1974… Mi chiamo Hiroo Onoda e non mi arrendo. Questo si potrebbe scrivere ora, sulla mia lapide. Monumento a memoria di una storia che oggi si conclude. La storia di un soldato. Di Hiroo Onoda e la sua guerra. Questo potrebbe esserne il sottotitolo. Nondimeno, c’è guerra e guerra, e ciò che la contraddistingue sono più che mai le cause. Le reali cause. Soprattutto contro chi. Il nemico. Quello vero. Tuttavia, come spesso accade, in ogni storia se ne celano altre. Invisibili ai più. Tranne che al protagonista. Sono le gioie e al contempo i dolori del prim’attore. Occupando perennemente il copione, non può azzardarsi a sostenere di non aver visto. Di non aver capito. Perché magari era voltato dall’altra parte. Sì, certo, capita talvolta che una scelta ci obblighi con tale veemenza a fissare un orizzonte tra i molti che non si possa consider...

Storie di guerra: la vera bomba

Storie e Notizie N. 1036 Eccola, la bomba. Questa è la vera bomba, signori miei. Altro che minacce sotto forma di pistolotti in farseschi video pseudo intimidatori. Questo è lo scoppio che distrugge il circo. Di fanatici deliri e astute strumentalizzazioni. Questo è quello che accade di rado, è vero. In effetti è così. Ma che volete farci: la bomba che conta davvero si fa pregare. Verbo quanto mai azzeccato, stavolta. E se considerassimo per un istante gli ingredienti che danno vita, giammai morte, a tale pericolosa miscela, rimarremmo stupiti. Non v’è alcunché di chimico in gioco e già questo è un miracolo. Tutto naturale. Tutto pulsante e vivo. Umano. Sì, è una bomba umana, la vera. E gli agenti in campo sono due. Divisi da uno specchio intessuto di tasselli di quotidiana quanto pericolosa banalità. Fanatismo, decisione, coraggio, mossa, religione, impegno, libertà, diritti, politica, guerra, pacifismo, scelto, scelta, scelti… Potrei andare avanti con tutte le ...