Berlusconi scrive lettera a Karzai con Frattini
Da cinque giorni, precisamente dalle 16.30 (ora afgana) di sabato 10 aprile, tre cittadini italiani sono ostaggio di un paese straniero.
Tre persone che hanno deciso di mettere a rischio la loro stessa vita per donare gratuitamente il proprio impegno ad aiutare il prossimo.
Individui che, per questa ragione, dovrebbero essere il vanto di una nazione, l’esempio da citare come simbolo di eroismo alle giovani generazioni, l’immagine nel mondo preferibile da una comunità.
Ci pensate a quanto ci guadagneremmo tutti? I francesi, gli americani, i cinesi, sentendo parlare dell’Italia, subito farebbero il collegamento: ah, il paese dei medici di Emergency, sì, che uomini quelli.
Al contrario, per nostra disgrazia, l’associazione la fanno con lui…
Il Silvio nazionale, di tutta risposta all’inaccettabile rapimento – se non s’era capito su questo blog le cose vengono chiamate con il loro nome – scrive una sentita lettera al presidente Karzai.
Con l’ausilio del ministro degli esteri Franco Frattini, mi dicono.
Ecco la cronaca della stesura…
La Storia:
Arcore, 2010, Silvio detta e Franco scrive…
Silvio: "Santissimo Karzai, come sei bello…"
Franco: "Santissimo Karzai, quanto ci piaci!"
Silvio: "Meglio se mettiamo che siamo seguaci."
Franco: "Aggiungiamo scusa le volgarità…"
Silvio: "Eventuali…"
Franco: "Eventuali che?!"
Silvio: "Eventuali! Vuoi scrivere come dico io o no?"
Franco: "Eventuali."
Silvio: "Perché se no quello dice: perché mi hanno scritto scusa le volgarità se non ci sono volgarità? Allora vuol dire che volevano essere volgari e non ci sono riusciti?"
Franco: "Scusa le volgarità eventuali, punto. Come va?"
Silvio: "No, come va non va bene. Mettiamo santissimo."
Franco: "Santissimo."
Silvio: "Bravo, santissimo…"
Franco: "Libera i medici di Emergency…"
Silvio: "No: potresti lasciare liberi i medici di Emergency? Se puoi?"
Franco: "Emergency, eh? Karzai!"
Silvio: "Karzai! E che è?!"
Franco: "Karzai, aoh! Diamoci una calmata, come dire tutti insieme."
Silvio: "Eh, oh!"
Franco: "Diamoci una calmata, eh, oh!"
Silvio: "Metti eh tra parentesi."
Franco: "Sì…"
Silvio: "Poi scrivi: scusa le parentesi."
Franco: "Scusa le parentesi."
Silvio: "Karzai! Ma qua pare che ogni cosa, uno non si può muovere che questo e quello e pure per te, oh!"
Franco: "…questo e quello, e pure per te, oh!"
Silvio: "Noi siamo due persone… anzi, due personcine per bene…"
Franco: "Che non facciamo male a nessuno…"
Silvio: "Che non farebbero male nemmeno a una mosca…"
Franco: "Figuriamoci!"
Silvio: "Figuriamoci a…"
Franco: "…a Karzai!"
Silvio: "A un santo come te!"
Franco: "Figuriamoci a un santone…"
Silvio: "A un santone come te. Anzi…"
Franco: "Varrai più di una mosca, no?"
Silvio: "No! Cancella… e adesso che lo metti in competizione?"
Franco: "Già!"
Silvio: "Ora ci vuole un saluto per bene. Da peccatore umile, capito? Noi ti salutiamo con…"
Franco: "Ti salutiamo con…"
Silvio: "Ecco, scrivi: ti salutiamo con la nostra faccia sotto i tuoi piedi."
Franco: "Con la nostra faccia…"
Silvio: "Da peccatori…"
Franco: "…la nostra faccia sotto a…"
Silvio: "I tuoi piedi, senza chiederti nemmeno di stare fermo. Puoi muoverti!"
Franco: "Cosa vuol dire?"
Silvio: "Così pensa che siamo proprio due umili, capito? Una bellissima immagine!"
Franco: "E’ vero."
Silvio: "Con la faccia sotto ai piedi. E puoi muoverti!"
Franco: "E puoi muoverti quanto ti pare e piace."
Silvio: "Quanto ti pare e piace"
Franco: "E noi zitti sotto…"
Silvio: "Punto. Un bacio."
Franco: "Scusa il paragone con la mosca…"
Silvio: "Non volevamo minimamente offendere. I tuoi peccatori di prima…"
Franco: "Dobbiamo risalutare?"
Silvio: "Sì, con la faccia dove sappiamo."
Franco: "Ancora?"
Silvio: "Scrivi: i tuoi peccatori, con la faccia dove sappiamo!"
Franco: "Sempre zitti."
Silvio: "Sempre zitti."
Franco: "Sotto."
Liberamente ispirata da questo geniale film.
La Notizia: Berlusconi scrive a Karzai.
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